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Porti italiani: ecco i 5 che lo Stato vuole vendere

Il bando fissava i termini per la presentazione delle offerte il 13 luglio, ma poi la scadenza è stata rinviata alla fine del mese – Intanto, un’interrogazione parlamentare firmata da Vincenza Bruno e Nicola Stumpo (Pd) ha chiesto al governo di sospendere l’operazione.

Porti italiani: ecco i 5 che lo Stato vuole vendere

Sono cinque i porti turistici italiani che lo Stato sta vendendo tramite Invitalia, società controllata dal ministero del Tesoro. Si tratta delle strutture di Capri, marina di Portisco in Costa Smeralda, marina d’Arechi nel golfo di Salerno, porto delle Grazie a Roccella Jonica e Porto Lido a Trieste. In totale, circa 2.500 posti barca per un patrimonio stimato di almeno 50 milioni di euro.

Il bando fissava i termini per la presentazione delle offerte il 13 luglio, ma poi la scadenza è stata rinviata alla fine del mese. Intanto, un’interrogazione parlamentare firmata da Vincenza Bruno e Nicola Stumpo (Pd) ha chiesto al governo di sospendere l’operazione. 

Come spiega oggi Il Corriere della Sera, i due parlamentari contestano l’incongruenza della procedura, alla luce delle modifiche al bando introdotte in corsa da Invitalia. In particolare, Bruno e Stumpo hanno puntato l’indice contro la riserva di una quota del “31% a favore di enti e/o imprese pubbliche” fissata per il Porto di Roccella Jonica. Una modifica che ha “introdotto una limitazione di acquisto ai privati, che in sostanza si concretizza in una palese agevolazione dell’unico ente pubblico – il Comune di Roccella Jonica – interessato all’acquisto”. 

Pubblicato in: News

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