Condividi

Operazione Camfin, l’accordo Tronchetti-Malacalza ai raggi x

La newco Lauro Sessantuno, guidata da Tronchetti, annuncia di aver raggiunto l’accordo per rilevare il 60,99% di Camfin e di essere pronta a lanciare un’Opa sulla holding a 0,80 euro per azione – I Malacalza cederanno le proprie azioni della holding e utilizzeranno il ricavato per rilevare nuovi titoli di Pirelli da Allianz e Fondiaria Sai.

Operazione Camfin, l’accordo Tronchetti-Malacalza ai raggi x

Dopo mesi di scontri e trattative, il riassetto di Camfin diventa realtà. I due contendenti, Marco Tronchetti Provera e la famiglia Malacalza, si separano definitivamente, ridisegnando la catena societaria a monte di Pirelli.  

La newco Lauro Sessantuno, guidata da Tronchetti, annuncia di aver raggiunto l’accordo per rilevare il 60,99% di Camfin e di essere pronta a lanciare un’Opa sulla holding a 0,80 euro per azione. L’offerta è finalizzata al delisting e all’accorciamento della catena tramite fusione tra la newco e Camfin stessa

I Malacalza cederanno a Lauro Sessantuno le azioni direttamente detenute in Camfin, pari al 12,37% del capitale, mentre il 13,2% controllato attraverso Gpi passerà alla newco per via indiretta. Secondo le indiscrezioni, con i soldi dell’uscita da Gpi-Camfin (circa 160 milioni), la famiglia Malacalza rileverà un pacchetto di azioni Pirelli: l’intera quota di Allianz (4,4%) e una parte della partecipazione di Fondiaria Sai (che nel complesso detiene il 4,42%). Nel primo pomeriggio i Malacalza hanno fatto sapere di aver acquistato il 7% i Pirelli al prezzo di 7,8 euro per azione da “soggetti aderenti al sindacato di blocco di Pirelli, a ciò debitamente autorizzati”.

Di Lauro Sessantuno fanno parte Clessidra (23,8%), Intesa Sanpaolo (10,7%), UniCredit (10,7%) e Nuove Partecipazioni industriali (54,8%), a sua volta partecipata da Gpi, Marco Tronchetti Provera Partecipazioni, Fidim (Rovati), Yura International e Vittoria Assicurazioni (entrambi riferibili alla famiglia Acutis). 

Il 60,99% di Camfin nelle mani della newco sarà quindi composto dal 25,6% circa venduto dai Malacalza e dal 35,42% di Nuove partecipazioni industriali.

Clessidra investirà nell’operazione 91 milioni, Intesa Sanpaolo e UniCredit 41 milioni ciascuna, quote che potranno aumentare in seguito fino a un massimo di 150 per il fondo di private equity e di 115 milioni per ognuno dei due istituti di credito. 

Gli assetti di governo di Camfin e delle partecipate, Pirelli in primis, sono stati definiti in un patto parasociale: gli accordi raggiunti assegnano “fondamentale importanza” allo sviluppo e all’accrescimento del valore di Pirelli e al ruolo di Marco Tronchetti Provera “negli indirizzi strategici” e nella “guida gestionale” del gruppo. 

La nuova governance – si legge nella nota – accompagnerà i prossimi quattro anni, il tutto in un contesto di “progressivo accrescimento della contendibilità” di Pirelli e nella prospettiva della “futura valorizzazione dell’investimento, in relazione alla quale le parti hanno convenuto di far sì che Camfin dia disdetta al sindacato di blocco Pirelli alla prima scadenza utile”. 

Nel Patto Parasociale viene confermata per un periodo di quattro anni “la preminenza di Nuove Partecipazioni” (controllata in ultima istanza da Marco Tronchetti Provera & C. spa) nella composizione degli organi di gestione e di controllo e nei comitati di Camfin e Pirelli. 

Commenta