Condividi

Monti chiede aiuto, Berlusconi attacca

Il Premier alla Camera fa appello ai partiti perché sostengano il governo nella difficile trattativa europea – Ma dopo aver incontrato il Professore, Berlusconi parla di “indeterminatezza più assoluta” delle proposte italiane da portare a Bruxelles e lancia le candidature per il Pdl che verrà: “Alfano premier, io ministro dell’Economia”.

Monti chiede aiuto, Berlusconi attacca

Il premier Mario Monti lancia un appello alla maggioranza perché faccia quadrato intorno al governo. “In un momento così intenso – ha detto oggi il Professore alla Camera – credo sia importante che l’Italia arrivi ad un difficilissimo negoziato” in Europa con la forza di un “tandem” composto da Parlamento e governo. Per sondare la situazione Monti ha incontrato oggi il leader del Pdl, Silvio Berlusconi, mentre alle 19 vedrà il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani.

Dal canto loro, i partiti sembrano però ormai irrimediabilmente distratti dalle sirene della campagna elettorale.  “A Monti abbiamo detto delle inquietudini che abbiamo – ha detto il Cavaliere parlando all’assemblea dei gruppi parlamentari del Pdl -. Abbiamo un problema con i nostri elettori: il 78% dichiara di non essere più in sintonia con il nostro stegno a Monti”. E per rilanciare la il centrodestra l’ex Presidente del consiglio ha un’idea: “Io potrei fare il ministro dell’Economia, Angelino il premier“. 

Quanto alle proposte che il Professore intende portare a Bruxelles, “dopo aver ascoltato Monti abbiamo capito che siamo nell’inderteminatezza più assoluta – ha aggiunto Berlusconi, che poi sembra abbia ribadito la pazza idea dell’ “uscita della Germania dall’Eurogruppo”, sostenendo che “non sarebbe un male”. 

Guardando invece al futuro del Pdl “io non sono così preoccupato – ha detto ancora il Cavaliere – perché con una campagna elettorale forte e argomenti solidi possiamo venire incontro ai nostri elettori. Ha ragione Angelino quando dice che con il 40% si può tornare a vincere, ma abbiamo anche l’altra possibilità di un’altra legge elettorale”. In ogni caso, “anche se dovessimo togliere la fiducia, dovremmo preparare i nostri elettori al voto, oltre allo sconcerto che la caduta di questo governo creerebbeHo parlato anche con le autorità di Bruxelles – ha aggiunto – che hanno definito ‘catastrophique la chute du gouvernement Monti’“.

Commenta