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Milan e Roma mandano ko le matricole e restano in alta quota

CAMPIONATO SERIE A – Ci sono voluti due rigori per battere la Spal a San Siro ma alla fine il Milan ha portato a casa i tre punti che gli permettono di restare in alta quota – Fin troppo facile la goleada (0-4) della Roma a Benevento grazie a super Dzeko

Milan e Roma mandano ko le matricole e restano in alta quota

Milan e Roma ci sono. Non ancora al livello di Juventus e Napoli, d’accordo, ma comunque presenti in un campionato che le vedrà lottare per alte posizioni. Quanto alte lo dirà solo il tempo, certo però che rispetto a qualche settimana fa i progressi ci sono stati, eccome se ci sono stati.

Vincere con Spal e Benevento era praticamente obbligatorio, eppure sono proprio queste le partite nelle quali si possono perdere punti importanti e in questo Montella e Di Francesco sono stati bravi: attenzione massima e bottino pieno raccolto.

Per i rossoneri è stata sostanzialmente una vittoria di rigore: due quelli concessi (giustamente) dall’arbitro Abisso e altrettanti i gol che sono valsi il successi sui ferraresi di Semplici, ben organizzati ma ancora troppo ingenui per portar via punti da San Siro. A metà primo tempo un fallo di Gomis su Kalinic ha provocato il primo rigore (26’ Rodriguez), in apertura di ripresa invece è stato Felipe ad atterrare Kessie mandando poi lo stesso sul dischetto per il 2-0 finale (61’).

“Dobbiamo ancora migliorare nella gestione dei vari momenti di gioco ma la squadra mi è piaciuta e gli aspetti positivi sono molti – il commento di Montella. – Questo gruppo è destinato a crescere, sono convinto che col tempo le cose andranno sempre meglio e potremo lottare per obiettivi importanti”.

Stesso discorso che, più o meno, vale anche per la Roma. Qui la rivoluzione è stata meno imponente ma certo i cambiamenti sono arrivati e Di Francesco s’è trovato a gestire una situazione tutt’altro che facile, per giunta con l’assillo dei risultati. Ora, complice un calendario che ha “regalato” Verona e Benevento, sono arrivati due successi rotondi e convincenti, l’ultimo anche con una bella spruzzata di turnover che, di questi tempi, non guasta mai.

Lo 0-4 del Vigorito dice più di mille parole: praticamente non c’è mai stata partita e la Roma ha finito per vincere e divertirsi, un bel lusso di questi tempi a cui i giallorossi faranno bene a non abituarsi. L’emblema di tutto ciò è Dzeko: arrabbiato e triste dopo la faticaccia con l’Atletico Madrid, rinfrancato e gioioso dopo i 4 gol nelle ultime due partite.

Il suo tap-in a porta vuota a sbloccato il match di Benevento (22’), il suo sinistro a giro a inizio ripresa l’ha sostanzialmente chiuso (52’). Prima e dopo due autoreti tragicomiche (35’ Lucioni, 74’ Venuti) che confermano l’inadeguatezza dei campani alla Serie A (10 gol subiti nelle ultime due gare, 0 segnati), ma anche la ritrovata vena offensiva della Roma.

“Sono contento della prestazione della squadra, ho visto le mie idee di calcio svilupparsi sul campo – il commento di Di Francesco. – Qualcosa sta entrando nella testa dei ragazzi e Dzeko lo dimostra: sa di aver sbagliato a dire certe cose dopo l’Atletico, quando sta più vicino alla porta i risultati si vedono”. Milan e Roma vogliono dire la loro e adesso, dopo un inizio un po’ così, sono finalmente pronte a farlo.

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