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Manovra al Senato: pioggia di emendamenti su tribunalini, saldi e pensioni

Il problema più grave è sostituire la norma appena stralciata sulla previdenza – Il relatore Azzollini: “Stiamo lavorando” – In primo piano anche la questione dei saldi – Mercatali (Pd): “Il Governo tra un mese sarà costretto a presentare un’altra manovra” – L’opposizione è convinta che alla fine la maggioranza porrà la fiducia sul provvedimento.

Manovra al Senato: pioggia di emendamenti su tribunalini, saldi e pensioni

E’ in un clima di incertezza che al Senato la commissione Bilancio sta esaminando la manovra. Mentre si è in attesa degli emendamenti del Governo (“una parte arriverà stasera”, dice il sottosegretario all’Economia Antonio Gentile) è slittata a domani la conferenza dei capigruppo che avrebbe dovuto fare il punto e confermare le tappe della discussione e l’approdo in aula del provvedimento. Tutti segnali che la dicono lunga sul clima che circonda la manovra. La commissione Bilancio ha esaminato oggi alcuni emendamenti dell’opposizione: la revisione degli uffici giudiziari, la revisione della spesa e l’inserimento della clausola del pareggio di bilancio nella legge di contabilità.

Tribunalini – ”La revisione degli uffici giudiziari – ha sottolineato il presidente della commissione Antonio Azzollini – può dare enormi risparmi che rafforzeranno la manovra”. Il sottosegretario all’Economia, Antonio Gentile, ha annunciato: ”Sui tribunali la proposta sarà fatta dal governo”. Quanto agli emendamenti del governo, sono attesi per la serata. Almeno una parte, perché all’interno dell’esecutivo e della maggioranza la discussione e le limature sono ancora in corso.

Pensioni – In evidenza la questione previdenziale. Cosa in alternativa alla misura sui riscatti di laurea e servizio di leva che è saltata? Risponde Azzollini: ”Stiamo lavorando e continueremo a farlo. Affronteremo i problemi man mano che si presenteranno”.

Saldi – E poi rimane il nodo delle coperture. Per il capogruppo Pd in commissione, Vidmer Mercatali, comunque, il Governo “tra un mese sarà costretto a presentare un’altra manovra, perché in questa mancano misure per la crescita. Tutti gli osservatori e organismi internazionali dicono che l’Italia cresce poco. E dunque dovranno mettere dentro misure per alzare il Pil, magari di mezzo punto o un punto.”

Opposizione – In ogni caso il rappresentante del Pd si dice convinto che comunque il governo ricorrerà alla fiducia: “se la fiducia venisse posta su un testo che raccoglie i suggerimenti anche dell’opposizione, sarebbe comunque il frutto di una discussine. Se ciò invece non accadesse, sarebbe uno svilimento del Parlamento. Noi abbiamo presentato una contromanovra. Anche se il governo ne accogliesse una sola parte, già sarebbe una buona cosa. Ma cosa c’è da attendersi da questo? Altro che Titanic, fa acqua da tutte le parti…”

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