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L’effetto Renzi continua a colpire: lo spread Btp-Bund e i Btp scendono ancora

L’effetto Renzi prosegue e porta il differenziale Btp-Bund ai minimi dal giugno 2011: 189 pb – Tassi Btp ai minimi dal 2006 – Borse volatili: Piazza Affari si ferma sulla parità, complice il calo di fiducia in Germania – Banche a due velocità: salgono Ubi e Intesa, scendono Mps, Unicredit e Banco Popolare – Brillano A2A e Atlantia e recupera Telecom.

L’effetto Renzi continua a colpire: lo spread Btp-Bund e i Btp scendono ancora

BTP, CONTINUA IL MOMENTO MAGICO. LO SPREAD A 189. PIAZZA AFFARI SEGNA IL PASSO IN ATTESA DEL GOVERNO

Borse in equilibrio, dopo aver assorbito senza traumi il dato negativo sulla fiducia tedesca. Piazza Affari attende, con calma, la costituzione del governo Renzi. L’indice Ftse Mib +0.09%  chiude a quota 20478.

Continua il momento magico dei titoli di Stato: la forbice tra tassi decennali italiani e tedeschi scende a 189 punti base, al minimo dal 4 luglio 2011 mentre il rendimento del decennale dieci anni marzo scivola al 3,58%, nuovo minimo dal gennaio 2006.

Variazioni modeste salvo che per la City anche per gli altri listini europei: Londra +0,9%, Parigi -0,1%, Francoforte +0,03%. Madrid -0,7%. Rallenta l’oro, scambiato a 1.314 dollari l’oncia (-1%), dopo tre giornate consecutive di rialzo.

Una brutta notizia ha accolto Wall Street alla riapertura dopo il week end lungo: a febbraio l’indice manifatturiero Fed di New York di febbraio è crollato a 4,48 punti la metà delle attese (8,5 punti). Stasera è in arrivo il Beige Book, termometro dell’economia di tutte le aree del Paese.

Lo Standard & Poor’s +0,2% si mantiene comunque ad un passo dal record assoluto. Dow Jones -0,05% e Nasdaq +0,59%. In forte ribasso Coca Cola -2,5% dopo che i dati presentazione del trimestre che mettono in evidenza il  rallentamento della crescita nei mercati emergenti: la società avvierà una serie di interventi sui costi in grado di generare risparmi fino a 1 miliardo di dollari entro il 2016.

La farmaceutica Forest Laboratories sale del 29% a 92,7 dollari a seguito del lancio dell’Opa di 25 miliardi in contanti ed in azioni, da parte di Actavis. Negli ultimi dodici mesi Forest Laboratories si è raddoppiata di prezzo anche per effetto delle pressioni esercitate sul management da Carl Icahn.

Fra le banche sono in rialzo Pop.Milano +1,35%, Ubi +1,3% e Intesa +1,28%, tutte promosse da Société Générale. Scendono Unicredit -0,5%, MontePaschi -1,8% e Banco Popolare -1,35%. La notizia riguarda però un istituto non quotato: il cda di Banca Popolare di Vicenza, guidato da Gianni Zonin, ha approvato un aumento di capitale da un miliardo. La notizia ha fatto salire le quotazioni della Popolare dell’Etruria, una delle possibili prede (assieme a Veneto Banca).  

Enel, confermata nella lista dei titoli preferiti da Ubs, avanza dello 0,93%. Fra le utility sale Atlantia +1,21%, per  Bank of America un “Top Pick”, bene anche Autogrill +0,39%. Telecom Italia avanza dell’1,22%. In calo Fiat -0,67% dopo i dati di vendita in Europa.

Pirelli +0,4%, Finmeccanica -0,41%, StM -0,48%. Deboli i titoli del lusso: Ferragamo -1,13%, Tod’s -0,1%, Yoox -0,88%. Infine i petroliferi. Le quotazioni del greggio sono poco mosse (Brent a 109 dollari al barile), invariata Eni, sale Saipem +0,25%, Tenaris +0,06%. Le quotazioni del greggio sono poco mosse (Brent a 109 dollari al barile). Torna a salire Saras del 2,5% dopo una breve pausa.

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