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Le banche indeboliscono Piazza Affari, spread sotto quota 100 punti. Nasdaq record

Nasdaq da record torna ai livelli del 2000 – Lo spread Btp-Bund sotto quota 100 punti mentre Piazza Affari paga la debolezza delle banche e di una parte della moda – In controtendenza Gtech, Stm la scuderia Benetton e Fca – Listini europei a due velocità – Telecom in netto rialzo in attesa del Consiglio dei ministri di domani sulla banda ultralarga.

CONTINUA LO SPRINT DI FIAT. GRAN BALZO DI CARIGE. SPREAD A QUOTA 98, IL NASDAQ AI LIVELLI DEL 2000  

Partenza di settimana debole per i listini europei. A Milano l’indice Ftse Mib ha chiuso in calo dello 0,18% a quota 22.298 punti. In lieve progresso invece, Francoforte, dove il Dax30 ha preso lo 0,08%. Giù Londra -0,09% mentre ancora più indietro chiude Parigi -0,69%.

Sui listini europei pesa la giornata negativa dei petroliferi (Stoxx di settore -1,4%). Il Brent perde il 2,5% a 61 dollari al barile. Al contrario, il petrolio di tipo americano Wti sale dell’1,8% a 50,6 dollari al barile. Eni ha perso lo 0,9%, Tenaris -0,9%, Saipem si è mossa in controtendenza e ha guadagnato lo 0,9%. Stabile il Btp: rendimento all’1,34% e spread a 98 punti, il linea con il titolo di Stato della Spagna.

Wall Street è in terreno positivo: il Dow Jones avanza dello 0,6%, S&P +0,3%. Il Nasdaq sale dello 0,7% e per la prima volta da 15 anni torna a quota 5.000. A fine giornata l’euro è invariato rispetto a venerdì, a 1,118 contro il dollaro e a 1,06 contro il franco svizzero.

A tirare i listini europei sono stati i titoli del comparto Automotive. A Piazza Affari Fiat Chrysler è salita del 2,2%: il gruppo prevede nel 2015 il ritorno all’utile delle attività in Europa. Fra gli altri titoli industriali, StM ha guadagnato il 3,1% sull’onda del merger Usa tra Freescale e Nxt. 

A frenare il listino milanese hanno invece concorso le banche: MontePaschi scende dello 0,9%, Intesa -1,2%, Unicredit   -0,3%. Arretrano anche le popolari: Pop.Emilia -2,7%, Pop.Milano -0,9%, Banco Popolare -1,4%. Carige ha chiuso in rialzo del 10% dopo la notizia che la famiglia Malacalza ha concordato con la Fondazione l’acquisto di una quota del 10,5% a 6,2 centesimi per azione. Venerdì il titolo aveva chiuso a 6,55 centesimi. 

Telecom Italia è salita dell’1,3% dopo le indiscrezioni su un interesse della francese Orange per una possibile aggregazione. Telecom Italia ha smentito. Buon rialzo di Enel +0,9% in attesa del nuovo piano industriale. A2A guadagna l’1,1%. in rialzo ancora World Duty Free +2,5% e Autogrill +1,8%: per entrambe si susseguono indiscrezioni sul possibile ingresso di nuovi azionisti. Il rialzo del dollaro ha favorito GTech +3,5%.

Ovs ha debuttato stamattina e il titolo ha recuperato il ribasso iniziale chiudendo a 4,1 euro, lo stesso prezzo del collocamento. Era sceso fino a 3,932 euro. 

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