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La Finmeccanica, l’effetto Pansa e l’exploit di Borsa

L’exploit di ieri accende i riflettori sull’andamento di Finmeccanica in Borsa: in 11 mesi ha guadagnato il 38% contro una crescita media del mercato del 18% – Sono i primi effetti della svolta voluta dal nuovo ad Alessandro Pansa che ha focalizzato il gruppo su aerospazio e difesa e sta cercando di chiudere il buco nero di AnsaldoBreda

La Finmeccanica, l’effetto Pansa e l’exploit di Borsa

Una giornata come quella di ieri in Finmeccanica non se la ricordavano da tempo. In una sola seduta il titolo ha guadagnato in Borsa l’8,2% è stato il re assoluto di Piazza Affari. Merito delle voci sulla possibile cessione della partecipazione nella joint con Bae che produce missili Mbda? Sì, in parte sì.

Oggi è inevitabile che ci sia qualche presa di beneficio sul titolo, ma quella di ieri non è una rondine che non fa primavera. Sono i dati che parlano da soli. Da quando, nel febbraio del 2013, il gruppo della difesa e dell’aerospazio ha svoltato con l’ascesa di Alessandro Pansa sulla poltrona di amministratore delegato, dopo l’infausta parentesi Orsi, il titolo ha guadagnato in Borsa il 38% (cioè 1,61 euro in più ad azione) contro un rialzo medio del mercato del 18%.

Sull’andamento di un titolo in Borsa sono ovviamente molte le variabili che pesano ma la maggior trasparenza nella governance di un gruppo che esce da un periodo tempestoso e la focalizzazione della sua strategia sul core busines (spazio, difesa, sicurezza) insieme alla cessione di Ansaldo Energia e all’avvio dell’operazione che deve chiudere il buco nero di AnsaldoBreda hanno il loro valore. 

Ma proviamo a tracciare un primo bilancio della nuova gestione di Finmeccanica così come si è snodata negli ultimi undici mesi.

13 febbraio 2013 – Alessandro Pansa diventa Amministratore Delegato di Finmeccanica

21 febbraio 2013 – il Consiglio di Amministrazione di Finmeccanica adotta decisioni per dare impulso al processo di riassetto, garantire il coordinamento all’attività gestionale e rafforzare quella di controllo, supportando il vertice aziendale nell’esecuzione delle iniziative individuate. In particolare, il CdA amplia il numero dei componenti dell’Organismo di Vigilanza e centralizza le attività di Internal Audit di Gruppo, con l’obiettivo di esercitare un controllo interno più diretto e incisivo sulla correttezza dei processi adottati dalle società del Gruppo.

7 marzo 2013 – il CdA di Finmeccanica adotta una serie di misure per proseguire nel processo di consolidamento delle procedure di controllo sulle attività del Gruppo e di potenziamento delle funzioni di direzione e coordinamento nei confronti delle Società operative. Le misure adottate riguardano: l’individuazione di nuove regole in merito alla composizione e ai requisiti per le nomine all’interno degli Organi Sociali delle Società operative. Tra queste si segnala:
• la limitazione del numero dei componenti dei Consigli di Amministrazione;
• la modifica della composizione degli Organismi di Vigilanza, che dovranno essere formati, in via maggioritaria, da membri esterni alle Società e al Gruppo; l’obbligo per tutti i componenti degli Organi Sociali del possesso di determinati requisiti di onorabilità, il cui venir meno comporterà la sospensione o revoca dall’incarico.
• l’istituzione di un Comitato Organi Sociali con il compito di proporre le nomine alla carica di Amministratore, Sindaco e componente dell’Organismo di Vigilanza per le controllate di primo livello e per quelle considerate strategiche e di vagliare le proposte di nomina formulate dai Capi azienda delle Società capo settore per le altre controllate.  
• L’implementazione e io rafforzamento  delle normative interne al Gruppo relative all’individuazione e alla contrattualizzazione dei rapporti che le Società operative intrattengono con consulenti e promotori commerciali, normative basate su criteri di trasparenza, tracciabilità e verifica dei requisiti soggettivi di professionalità e onorabilità.
• Nell’ambito di questi processi la Capogruppo rivestirà un ruolo di coordinamento e controllo ancora più intenso di quanto fino ad oggi posto in essere. A tal fine viene istituita una specifica funzione nell’ambito dell’unità operativa Internal Audit.  
• La costituzione di una nuova unità organizzativa denominata Risk Management, a riporto del CFO nell’ambito dell’unità Amministrazione, Finanza e Controllo, al fine di migliorare la governance di Gruppo nell’area della gestione dei rischi operativi e finanziari.

15 aprile 2013 – il CdA di Finmeccanica approva la costituzione di un Comitato al quale sarà affidato il compito di individuare i criteri e i comportamenti ai quali un Gruppo di dimensioni e presenza mondiale, che opera nel settore dell’Aerospazio e Difesa, deve attenersi al fine di conformarsi a nuove e più elevate best practices. Il Comitato formulerà le necessarie raccomandazioni per il loro raggiungimento e focalizzerà la propria analisi sui seguenti aspetti: individuazione di misure e azioni in grado di elevare ulteriormente i principi e gli standard comportamentali ai quali uniformarsi nella conduzione del business; identificazione di ulteriori azioni volte a garantire che tali nuovi principi e standard siano concretamente attuati con il massimo di efficacia possibile. L’istituzione del Comitato integra l’insieme delle iniziative poste in essere da Finmeccanica – in termini di nuove regole, costituzione di organi di controllo e coinvolgimento di terzi indipendenti – volte ad assicurare la correttezza e la trasparenza delle attività del Gruppo, in un’ottica di efficace ed efficiente gestione commerciale e operativa, oltre che la coerenza con i migliori standard di settore.

27 giugno 2013 – i vertici di Selex ES e le Organizzazioni Sindacali Nazionali siglano il Piano di Riassetto e Rilancio di Selex ES. Il Piano punta a supportare la strategia di Selex ES mediante la definizione di un modello di business più sostenibile ed efficace, attraverso la razionalizzazione del portafoglio prodotti e la concentrazione degli investimenti su quelle tecnologie che meglio si adattano ai requisiti richiesti dal mercato; la riduzione dei costi di struttura e la razionalizzazione della presenza geografica. L’accordo si inserisce in un modello di relazioni industriali inaugurato dalla stipula del “Protocollo per la competitività del Gruppo Finmeccanica e per un nuovo modello di relazioni industriali”, firmato il 16 aprile 2013 da Finmeccanica e dalle rappresentanze sindacali di Fim, Fiom e Uilm, con l’obiettivo di favorire una progressiva maggiore responsabilizzazione dei lavoratori nell’ambito della vita aziendale.

4 luglio 2013 – Giovanni de Gennaro diventa Presidente di Finmeccanica

23 dicembre 2013 – Finmeccanica perfeziona l’accordo con il Fondo Strategico Italiano per la cessione della propria partecipazione in Ansaldo Energia. Finmeccanica ha ceduto una quota pari al 39,55% del capitale della società, per un controvalore di 277 milioni di euro. Il closing dell’operazione di cessione di Ansaldo Energia, contribuisce al consolidamento patrimoniale di Finmeccanica e costituisce un passaggio fondamentale del piano strategico del Gruppo, che prevede il rafforzamento della governance, la ristrutturazione operativa e gestionale e il riassetto del portafoglio di attività. Finmeccanica potrà così concentrare le proprie risorse nel settore dell’Aerospazio, Difesa e Sicurezza, sviluppare tecnologie e prodotti – tanto civili quanto militari – che ne rappresentano l’attività caratteristica, creando valore per gli azionisti e contribuendo in tal modo alla crescita del patrimonio tecnologico del sistema industriale italiano.

Nell’ambito del processo di concentrazione sulle attività dell’Aerospazio, Difesa e Sicurezza, Finmeccanica intende individuare soluzioni in termini di prospettive industriali anche per il comparto trasporti. I risultati complessivi del Gruppo Finmeccanica al 30 settembre 2013, che mostrano gli effetti positivi delle azioni di ristrutturazione avviate nei comparti “core”, con dati in linea con le aspettative, sono stati erosi in misura consistente dalle performance negative di Ansaldo Breda, che non ha raggiunto gli obiettivi di recupero attesi. Diventa quindi necessario, anche per individuare un assetto adeguato del comparto, avviare una discontinuità strategica ed operativa in Ansaldo Breda, reindirizzandone il percorso di ristrutturazione sulle seguenti, stringenti linee d’azione:

• completamento delle commesse in corso, ottimizzandone la performance industriale ed economico-finanziaria;
• acquisizione di nuove commesse solamente a termini contrattuali e livelli di redditività adeguati rispetto agli obiettivi della ristrutturazione;
• di conseguenza, ridisegno della configurazione aziendale in modo strettamente coerente con il portafoglio ordini da sviluppare nel periodo.

Tutto questo dovrebbe permettere di interrompere progressivamente la generazione di perdite economiche e l’assorbimento di cassa da parte di AnsaldoBreda, che ad oggi non risultano in linea con il processo di rafforzamento patrimoniale e finanziario del Gruppo Finmeccanica. Infine, – dicono nel quartier generale di Piazzale Monte Grappa a Roma – la partecipazione detenuta in Ansaldo STS verrà gestita nell’interesse della Società, dei suoi azionisti e degli azionisti di Finmeccanica. Cioè avrà un futura e una collocazione diversa dall’attuale.

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