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Istat: sempre più giovani vogliono rendersi indipendenti, ma serve il Welfare per aiutarli

Non tutti i ragazzi sono bamboccioni – Sempre maggiore il numero dei giovani che se ne vogliono andare da casa, ma una politica welfare “giovanile” accelererebbe il processo – Lo dice l’Istat

Istat: sempre più giovani vogliono rendersi indipendenti, ma serve il Welfare per aiutarli

Sfatiamo un luogo comune: i nostri giovani possono sembrarlo, ma non sono bamboccioni. Rimangono a casa perché in Italia non c’è una struttura welfare che li aiuiti a rendersi indipendenti, ma molti giovani nonostante le difficoltà, vogliono, progettano e auspicano di andare a casa il prima possibile.

Molti giovani infatti vogliono andarsene dalla casa di famiglia, ma spesso non riescono a trovare o una casa, o un lavoro.
Il fattore “genitore” è sicuramente forte, ma anche rassicurante: infatti i genitori del belpaese investono e aiutano i figli economicamente.

Un indagine Multiscopo Istat 2003-2009, la percentuale dei giovani che “sta bene così, mantengo la mia indipendenza”, è scesa dal 40,1% al 31,4%; mentre 40,2% ha difficoltà economiche che lo “costringono” a casa.

Il dato più sorprendente però, è il sorpasso dei giovani del Sud rispetto a quelli del Nord. I ragazzi tra i 25 e i 34 anni del Mezzogiorno che sono rimasti a casa, è sceso fino a una percentuale inferiore al 40%, mentre i giovani del Nord che rimangono a casa, è superiore al 50%.

Quindi il problema non è dei giovani. Il problema è a livello politico e sociale. Serve un miglioramento delle politiche giovanili attuali, così che i giovani finalmente potranno inserirsi nella società, potranno sognare una casa, una famiglia, fare figli e soprattutto invesitire nel futuro dei loro figli, così da essere competitivi anche a livello internazionale. Il sogno di tutti noi giovani di adesso. Certo, in tempi di crisi non è facile.

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