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Guide Michelin, il Giappone supera la Francia nella classifica delle 3 stelle

Ribaltone nel mondo della gastronomia: nell’edizione 2012 della guida Michelin la Francia per la prima volta non sarà al primo posto nella classifica delle stelle assegnate dalla “Bibbia” dell’alta qualità a tavola, ideata e realizzata dagli stessi transalpini. C’è lo storico sorpasso del Giappone, che a suon di sushi arriva a 29 ristoranti 3 stelle

Guide Michelin, il Giappone supera la Francia nella classifica delle 3 stelle

Un vero e proprio colpo di stato gastronomico. Una rivoluzione nella geografia della qualità a tavola. Dove un buon sushi può tranquillamente battere un piatto d’eccellenza della cucina francese, finora assoluta dominatrice delle classifiche Michelin.

Adesso è il Giappone la nazione più “stellata” del mondo. Lo Stato del sol Levante rompe, è proprio il caso di dirlo, le uova nel paniere allo storico detentore della leadership mondiale, tanto da ritenerla indiscussa e indiscutibile.

Un vero delitto di lesa maestà, insomma. Il Giappone ha ottenuto, nella guida Michelin edizione 2012, il maggior numero di ristoranti classificati a 3 stelle: ne sono stati rilevati ben 15 in più, per un totale di 29 nell’arcipelago asiatico. Mentre i francesi, feriti nell’orgoglio, sono fermi a 25 (l’Italia ne ha sei).

La nuova guida è in uscita il prossimo 21 ottobre e segnala questi 15 nuovi locali onorati del supremo riconoscimento, aggiungendo: “la formidabile cucina vale il prezzo del viaggio”. Si tratta di 7 ristoranti a Kyoto, cinque a Osaka, due a Kobe e uno a Nara, per un totale di 296 ristoranti insigniti di almeno una stella.

Ma non è tutto: a disintegrare ulteriormente le manie di “grandeur” transalpine, c’è la classifica delle capitali, dove Tokyo resta la prima metropoli al mondo con 14 “3 stelle” contro i 10 di Parigi. Magrissima consolazione il fatto che di questi 14 ristoranti, un paio propongono cucina francese. Ma la stragrande maggioranza ha vinto a suon di sushi e sashimi, stravolgendo i tradizionali criteri di valutazione, che vedono la ricerca della qualità e il gusto comune essere solitamente preferiti a piatti particolari, dal gradimento non esattamente di massa, come può esserlo il pesce crudo giapponese.

E proprio a tal proposito, è già esplosa la polemica: mettere in competizione un semplice sushi con l’elaboratissima alta cucina francese è sembrato a molti critici alquanto discutibile. Tant’è che qualcuno adesso propone di stilare due guide separate, una per la cucina giapponese e l’altra per la cucina occidentale.

Propositi smentiti seccamente – per ora – da Bernard Delmas, presidente di Nihon Michelin a Tokyo: “Il Giappone è un Paese a parte, dove molte città offrono una cucina di altissima qualità. Per questo motivo, proprio mentre oggi festeggiamo il quinto anniversario dell’esordio della guida Michelin in Giappone (nel 2007, ndr), intendiamo proseguire con sempre più entusiasmo e interesse la ricerca di nuove stelle”.
Con buona pace della blanquette de veau…

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