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Giù Piazza Affari: crollano le banche. Effetti begativi di blitz Mps e di tensione sui bond europei

Mps cede il 6,9%, dopo essere stata sospesa per eccesso di ribasso nel giorno del blitz di Gdf – Male anche Mediobanca (-4,55%) dopo la diffusione dei conti sui nove mesi: l’utile è calato del 75% – Intanto caos sul fronte greco mentre Madrid si appresta a nazionalizzare Bankia – In Europa positiva solo Francoforte dopo il nuovo record dell’export tedesco

Giù Piazza Affari: crollano le banche. Effetti begativi di blitz Mps e di tensione sui bond europei

Aumentano le tensioni e la confusione per la situazione politica greca. Mentre Alexix Tsipras ha chiesto un incontro con il neo presidente francese François Hollande, per il New York Times la Germania starebbe esaurendo la propria pazienza con la Grecia e numerosi economisti avrebbero già indicato la necessità di prevedere un piano B per l’uscita. Un’ipotesi che però terrorizza i mercati anche per le conseguenze che avrebbe sul contagio ai paesi periferici e alle conseguenze dell’economia reale.

Per il Wall Street Journal l’impatto sarebbe pesante. D’altra parte per il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble, riporta l’agenzia Bloomberg, ”se la Grecia decide di uscire dall’euro, non possiamo costringerla”. Voci su uno slittamento della prossima tranche di aiuti alla Grecia, mentre stamattina il portavoce del commissario Ue Olli Rhen aveva confermato che il pagamento sarebbe avvenuto entro il 10 maggio. Il caos si rifletto sull’euro che scivola ancora nei confronti del dollaro a quota 1,2950. Nervosi i listini europei: limitano i cali Parigi cede lo 0,20% e Londra lo 0,44%, pesante è Milano che cede l’1,18% con lo spread Btp-bund che torna sopra quota 400 a 407 e rendimento 5,59%, Madrid perde il 2,77%.

Positiva invece Francoforte + 0,47% che ha archiviato un nuovo record a marzo sull’export: la Germania ha esportato merce per un valore di 98,9 miliardi di euro, e importato per un valore di 81,5 miliardi, secondo dati resi noti dall’istituto di statistica federale Destatis. Wall Street non aiuta l’Europa: parte in netto calo e alla chiusura dei listini europei il Dow Jones cede lo 0,61% e il Nasdaq a – 0,39%.

Tensioni sulle banche a partire da Madrid dove il governo si starebbe preparando, secondo alcune fonti di stampa, a una parziale nazionalizzazione di Bankia già per stasera che lo porterà al 45% massimo del capitale: a scriverlo e’ il quotidiano iberico Abc. Inoltre, riferisce il Ft, il governo si prepara a chiedere alle banche accantonamenti per altri 30 miliardi contro i rischi sulle perdite immobiliari. Il cds sulla Spagna schizza ai livelli record di 512 punti base e lo spread Bonos-bund schizza a 456 punti base mentre il rendimento del Bund a 10 anni tocca un nuovo minimo storico all’1,528% dopo il risultato dell’asta di titoli a 5 anni.

Anche a Piazza Affari soffrono le banche con le tensioni sullo spread: Unicredit cede il 4,59%, Intesa il 2,85% e Mediobanca il 4,55% dopo la diffusione dei conti sui nove mesi che hanno visto una riduzione dell’utile del 75% anche a seguito di nuove svalutazoni su titoli greci e partecipazioni. Crolla Mps del 6,9 dopo essere stata sospesa per eccesso di ribasso nel giorno del blitz della Gdf sul reperimento fondi per l’aumento di capitale per l’operazione Antonveneta. Ma la peggiore è Mediaset che crolla dell’11,36% all’indomani della pubblicazione di conti che hanno fortemente deluso il mercato. Al contrario brilla Lottomatica +5,40% sui buoni risultati con un utile che raddoppia a quota 57,6 milioni nel primo trimestre, rimbalza Tenaris + 3,05%, A2A + 2,02%, pirelli sale dell’1,84%. Fondiaria cede il 6,39% in attesa del cda dei conti di domani.

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