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Genova, Intesa Sanpaolo cancella mutui nella zona del crollo

Stanziato un plafond di 4,5 milioni per la remissione unilaterale dei mutui prima casa di immobili che verranno dichiarati inagibili in vista del probabile abbattimento dei palazzi siti al di sotto dei piloni del ponte Morandi.

Genova, Intesa Sanpaolo cancella mutui nella zona del crollo

Intesa Sanpaolo ha deciso di avviare una serie di interventi per venire incontro alla situazione di emergenza creatasi in seguito al crollo del ponte Morandi di Genova. In particolare, la banca ha deciso di procedere con la remissione unilaterale dei mutui prima casa a favore di tutti coloro che si trovano a pagare un finanziamento per un immobile sito nella “zona rossa” che verrà dichiarato inagibile e non più abitabile oppure abbattuto. A tale scopo è stato stanziato un plafond di 4,5 milioni di euro. A tale importo, si aggiunge l’attivazione della moratoria dei finanziamenti che prevede la sospensione di 12 mesi gratuita e volontaria dei finanziamenti a privati ed imprese. Il Gruppo ha inoltre messo a disposizione di famiglie e imprese un plafond di 50 milioni di euro di finanziamenti dedicati alla ricostruzione e al ripristino delle strutture danneggiate: abitazioni, negozi, uffici, laboratori artigiani e aziende. Tutti i minori di età che nell’evento hanno perso uno o entrambi i genitori beneficeranno di una polizza vincolata fino al raggiungimento della maggiore età che prevede un capitale garantito di 100.000 euro nel caso di perdita di un genitore e di 200.000 euro se sono mancati entrambi i genitori.

Inoltre, il capitale garantito verrà incrementato del 50% nel caso in cui il ragazzo completerà il percorso di studi fino al conseguimento della laurea, coerentemente fino a un massimo di 300.000 euro. Infine, sono state previste agevolazioni su prodotti e servizi per i clienti e non, al fine di supportare gli stessi in questo difficile momento. “La nostra Banca è legata in maniera profonda alla città di Genova e alle persone colpite dal crollo del ponte Morandi”, dichiara Stefano Barrese, responsabile della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo. “Abbiamo riflettuto su quale tipo di intervento potevamo compiere per aiutare in modo concreto e diretto le famiglie e le imprese che vivono e operano nella cosiddetta zona rossa. Cancellare completamente il debito residuo e gli interessi del mutuo acceso sulla propria abitazione resa ormai inagibile ci è sembrato il gesto più efficace per coloro che rischiano di perdere la propria abitazione. Noi siamo una banca e possiamo solo fare la banca, ma con la responsabilità di chi si sente vicino alle famiglie e a chi fa impresa”.

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