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Generali chiude l’ufficio a Mosca e lascia gli incarichi di Ingosstrakh

Generali, che ha una marginale esposizione in territorio russo, ha deciso di chiudere l’ufficio moscovita e di abbandonare gli incarichi nella compagnia russa Ingosstrakh

Generali chiude l’ufficio a Mosca e lascia gli incarichi di Ingosstrakh

Generali in relazione allo svolgersi della guerra in Ucraina ha deciso di prendere alcuni provvedimenti, sottolineando per altro la sua “marginale esposizione sul mercato russo” per quanto riguarda gli investimenti finanziari e il business assicurativo, che comunque “valuta costantemente” anche nel rispetto “di tutte le sanzioni che potrebbero essere applicate”, dice in una nota.

Generali chiude l’ufficio a Mosca e lascia Ingosstrakh

In primo luogo Generali ha deciso di chiudere il proprio ufficio di rappresentanza a Mosca. Inoltre lascerà gli incarichi ricoperti nel board di Ingosstrakh, la compagnia assicurativa russa di cui detiene una quota di minoranza del 38,5%, tale pertanto da “non avere alcuna influenza sulla sua attività” dice una nota di Generali.

Si tratta di tre poltrone finora occupate da Paolo Scaroni, Luciano Cirinnà, responsabile dell’area Acea (Austria, Centro Est Europa e Russia) di Generali, e Giorgio Callegari, ex numero uno di Generali Russia poi confluita nell’area Acea. Infine Generali ha annunciato che Europ Assistance, che opera nel Paese, chiuderà la propria attività.

Da Generali 3 milioni per i rifugiati

Il Gruppo comunica inoltre in una nota di voler donare 3 milioni di euro per supportare i programmi a favore dei rifugiati, inclusa una donazione all’UNHCR, attualmente impegnata in prima linea sul fronte umanitario in Ucraina.

La compagnia ha inoltre attivato una campagna di raccolta fondi da parte dei dipendenti di Generali, alle cui donazioni Generali aggiungerà una somma di pari importo. Il ricavato sarà devoluto all’UNICEF per sostenere le sue attività a favore delle famiglie colpite.

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