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Eurogruppo: primo sì al piano di Atene

L’accordo per la proroga di 4 mesi al programma di aiuti deve essere ratificato da una serie di Parlamenti nazionali – Il Bundestag tedesco voterà venerdì mattina.

Eurogruppo: primo sì al piano di Atene

L’Eurogruppo ha approvato l’estensione di 4 mesi del programma di aiuti alla Grecia. Lo ha annunciato su Twitter Peter Kazimir, ministro delle finanze slovacco. La riunione si è svolta dopo che ieri notte Atene ha inviato a Bruxelles l’attesa lettera con la lista delle misure che il governo Tsipras intende adottare in deroga al precedente memorandum con la Troika. 

A questo punto, l’intesa deve essere ratificata da una serie di Parlamenti nazionali, inclusi quelli di Paesi ostili ai piani di Tsipras (come Germania, Olanda e Finlandia), oltre che dalla stessa assemblea di Atene. Solo allora si sbloccherà la proroga al piano concordata venerdì con l’Eurogruppo. Secondo l’accordo della settimana scorsa, la lettera d’impegni presentata oggi sarà una base su cui elaborare il piano di riforme complessivo, che dovrà essere varato entro aprile.

Il Bundestag tedesco voterà sull’intesa con la Grecia venerdì mattina. Lo ha annunciato il capogruppo del Cdu, Michael Grosse-Broemer, mostrandosi ottimista su una ampia maggioranza di voti favorevoli, a dispetto di “alcune resistenze a procedere con pagamenti supplementari alla Grecia”.

Poco prima Martin Jaeger, portavoce del ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble, aveva detto che “la lettera di Atene non conduce a soluzioni sostanziali: va nella direzione di un finanziamento ponte, senza rispondere pienamente alle richieste del programma. La lettera non rispetta i criteri concordati lunedì dall’Eurogruppo”.

Qualche riserva sul testo è stata espressa anche dalla direttrice del Fmi, Christine Lagarde, secondo la quale la lettera è “un valido punto di partenza”, ma “in vari settori” mancano rassicurazioni sulle riforme previste dal Memorandum, in particolare Iva, pensioni e continuazione delle liberalizzazioni, privatizzazioni e riforma del lavoro. 

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