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Economia Usa e petrolio spingono le Borse, svettano Tenaris e Saipem

Il rialzo del greggio fa correre gli energetici a Piazza Affari (+1,02%) – A dare ulteriore smalto ai mercati sono i dati sulla fiducia dei consumatori statunitensi, che portano in rialzo Wall Street – A Milano bene anche Fca, Moncler e Exor, mentre vanno in controtendenza Buzzi, Recordati e Terna.

Economia Usa e petrolio spingono le Borse, svettano Tenaris e Saipem

Mercati in rally con il petrolio: il rimbalzo dell’oro nero spinge Wall Street, mentre le principali piazze europee chiudono in rialzo. Piazza Affari si ferma a +1,02%, 20.330 punti, con Tenaris +7,69%, e Saipem, +6,46%, che viaggiano a velocità supersonica. Bene i titoli di Stato: il differenziale fra decennale italiano e tedesco scende sotto quota 180, a 177.90 punti (-2,31%), rendimento 2,17%, mentre il Governo sta predisponendo la manovra di correzione dei conti pubblici richiesta da Bruxelles. Purtroppo i dati Istat su fatturato e ordinativi dell’industria parlano ancora di una ripresa debole: i numeri risultano in calo a gennaio rispetto al mese precedente, dopo una corsa che proseguiva, su base congiunturale, da ottobre.

Maglia rosa fra i listini continentali è Francoforte +1,28%; seguono Madrid +0,84%; Londra +0,68%; Parigi +0,57%. Wall Street parte cauta, poi accelera a metà seduta. Se non ci saranno cambiamenti di rotta, il Dow Jones potrà interrompere la scia negativa, in attesa del discorso che il presidente della Fed Janet Yellen farà questa sera, dedicato alla forza lavoro nelle comunità a basso reddito. A New York si registrano una serie di dati economici incoraggianti, con la fiducia dei consumatori superiore alle attese e la dinamica dei prezzi delle case ai massimi da 31 mesi. 

Si ferma la discesa del dollaro, stabile sulle altre valute. L’euro è a 1,086, -0,04% rispetto alla chiusura di ieri. Poco mosso l’oro, 1254,69 dollari l’oncia (-0.09%). Protagonista della seduta è il petrolio, che, a maggio, al Nymex sale del 2% a 48,67 dollari al barile. Brent +1,81%, 51,67 dollari al barile, anche grazie alle parole del ministro dell’energia iraniano Bijan Zanganeh, secondo il quale “Sembrerebbe che la maggioranza dei produttori Opec e non-Opec prolungheranno l’accordo” sui tagli alla produzione.

In scia alla performance dell’oro nero e all’indomani della partecipazione del Ceo Paolo Rocca, alla “Scotia Howard Weil 2017 Energy Conference” di New Orleans, vola Tenaris, che è il maggior produttore e fornitore a livello globale di tubi e servizi per l’esplorazione e la produzione di petrolio e gas. Mette il turbo Saipem; più cauta Eni, +0,53%

Complessivamente positivi i titoli finanziari, in particolare Unicredit +1,69%; Ubi +1,39%; Moediobanca +1,13%; Banca Generali +1,31%; Banca Mediolanum +1,48%. Acquisti su Unipol: +1,72%. Fuori dal paniere principale, fra i bancari, svetta Carige +2,06%, che punta a lanciare l’aumento di capitale fino a 450 milioni a “cavallo dell’estate”.

Grande ripresa di Fca +2,9% e prosegue la corsa di Ferrari +1,47%. Riprendono quota altri titoli industriali legati al dollaro come Cnh +1,89%, mentre resta al palo Buzzi Unicem -1,75%. Bene Prysmian +1,5%. Frazionale rialzo per Leonardo +0,62%, che ha ricevuto un nuovo ordine di elicotteri dal governo del Pakistan, con consegne a partire dal 2018.

Nel lusso chiude in rally Moncler +2,24%, con HSBC che ha confermato il giudizio a “buy” e portato il prezzo obiettivo a 23 euro dai 20 euro precedenti. Fra le utilities svetta A2a, +1,28%. Vendite su Recordati -0,9%, con il downgrade di Goldman Sachs da neutral a sell. In controtendenza anche Buzzi, Terna e Poste Italiane.

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