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Da Apple a Google, così i Grandi rispondono alla Fed. Il gaming fa boom

Dopo Apple anche Alphabet sfodera conti strepitosi. Microsoft e Sony si sfidano per i giochi, un’industria che vale più del cinema. Ecco la sfida alla stretta della Fed

Da Apple a Google, così i Grandi rispondono alla Fed. Il gaming fa boom

Ma quant’è cambiato il mondo sotto l’effetto della pandemia. A dicembre quasi 11 milioni di americani hanno lasciato il posto di lavoro, una buona metà senza un progetto già definito. A gennaio, mentre la scure della Fed entrava in azione per frenare l’inflazione, Microsoft e Sony si sono dati battaglia a suon di miliardi per conquistare la leadership nel mondo dei giochi elettronici che, conti alla mano, vale ormai di più dell’industria dell’entertainment tradizionale, cinema, teatro e concerti dal vivo.

Un sorpasso che, spiega l’analista dei media Michael Wolf, fa capire come “il mondo virtuale è ormai così sviluppato che il pubblico pensa di replicare sulla piattaforma tutto quello che puoi trovare nel mondo fisico”. E che puoi comprare attraverso il mondo Google, sempre più sofisticato, capace di pilotare l’attenzione dell’utente tramite l’Intelligenza Artificiale.

E’ il trionfo del digitale che, però, sembra destinato a cedere il passo al metaverso, il posto in cui il mondo fisico e quello digitale si fondono attraverso la realtà virtuale e aumentata (VR e AR). “È un luogo che offre un senso di immediatezza e immersione, un ambiente virtuale condiviso che, a nostro avviso, nei prossimi 5-10 anni diventerà il successore di Internet 3.0”, azzarda uno studio di Pictet.

E con una regia degna di Hollywood, a chiudere la settimana dei conti d’oro dei Big sarà proprio Meta (ex Facebook) che si propone come leader del nuovo mercato che secondo Bloomberg potrebbe valere 800 miliardi di dollari nel 2025. Tanti, troppi per un solo protagonista. Ma sono molti i soggetti che puntano a conquistare una fetta del nuovo mondo virtuale. Compresa Apple, l’anti Facebook per eccellenza, saldamente sopra i 3 mila miliardi di valore in Borsa. E Amazon, in ombra negli ultimi mesi, che venerdì potrebbe sorprendere i mercati con qualche fuoco d’artificio.

Ecco, in sintesi, una carrellata di una settimana bizzarra, dominata in avvio dalla paura per la raffica di rialzi dei tassi (4, 5 forse 7) che la Federal Reserve progetta per il 2022, ma che si avvia verso la fine con la sensazione che il mondo virtuale, grazie anche all’accelerazione imposta dai distanziamenti sociali imposti dalla pandemia, ha ormai raggiunto una sua forza specifica in grado di dettare le regole al manufacturing tradizionale, zavorrato tra l’altro dai problemi della logistica che hanno costretto la Banca Mondiale a tagliare dello 0,4% la crescita mondiale di quest’anni. Tutt’altra musica per i Big di Silicon Valley. E per Wall Street che, ingolosita dagli sconti sui prezzi, corre a fare il pieno di quei titoli tech che vantano ricchi utili e ne promettono di nuovi. Per esempio:

  • Fa impressione vedere un dinosauro gigante che corre come una gazzella. E’ il caso di Alphabet (ex Google) che ha varcato di slancio la vetta dei 2 mila miliardi di dollari di valore (più o meno il debito pubblico italiano) dopo i conti trionfali: nel 2021 il giro d’affari è stato di 257 miliardi di dollari in salita del 41%, un record che ha consentito di quasi raddoppiare gli utili fino a 76 miliardi. Una miniera d’oro che Google mette a disposizione anche degli investitori più “poveri”, quelli che non possono consentirsi di speculare sul titolo al valore attuale di 2.700 dollari abbondanti. Di qui la decisione di procedere allo split: 20 nuovi titoli contro uno vecchio. Una mossa che lascia prevedere nuovi acquisti.
  • Sale l’attesa per i primi conti di Meta, come Mark Zuckerberg ha ribattezzato il social network più popolare, in arrivo nella notte. Il metaverso, però, non è un mondo in cui “chi vince si prende tutto” e nessuno può costruirlo da solo. Molte altre grandi imprese (tra cui Google, Microsoft e Apple) stanno esplorando come migliorare la loro offerta di prodotti. La National Football League (NFL) ha aperto un negozio virtuale all’interno dell’universo Roblox, mentre Adobe sta lavorando a un nuovo strumento di progettazione per consentire la creazione di oggetti 3D personalizzati nel mondo virtuale. Il New York Times ha pubblicato un lungo servizio sul fashion nell’altro mondo dove già sorgono città alla moda e si esibiscono gli avatar delle star di successo.
  • Già spuntano i prodotti per cavalcare quello che potrebbe essere la nuova Internet del decennio, che richiede investimenti giganteschi in hardware ed in software ma che scaricherà le sue enormi potenzialità, modificando anche il modo di produrre, solo quando sul cloud e nelle infrastrutture ci sarà spazio a sufficienza. E presto dedicheremo un servizio ai nuovi oggetti, a cavallo tra i videogame e la realtà virtuale, necessari per sfruttare l’avanzata del metaverso e i prodotti finanziari più adatti. Appuntamento stanotte ai conti dell’ex Facebook.

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