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Crisi: l’Europa cura, il Brasile previene

Il presidente Dilma Rousseff ha deciso di aumentare il surplus primario di 90 miliardi di real nel 2011 per evitare che il rallentamento dell’economia mondiale abbia effetti negativi sul Paese sudamericano.

Crisi: l’Europa cura, il Brasile previene

Il Governo brasiliano ha annunciato che aumenterà il suo obiettivo del surplus primario, che non tiene conto del pagamento degli interessi sul debito pubblico, per il 2011 con lo scopo di evitare che la crisi finanziaria dei paesi sviluppati abbia effetto nell’economia del Paese sudamericano. Lo ha dichiarato il ministro dell’Economia, Guido Mantega. 

Il target iniziale prevedeva di chiudere l’anno con un risparmio nei conti pubblici di 117,8 miliardi di real (circa 73,625 milioni di dollari). Ieri il Governo di Dilma Rousseff ha elevato il suo target a 127,8 miliardi di real (circa 79,887 miliardi di dollari), che rappresenta circa il 3,3% del prodotto interno lordo, asssicurando che l’extra risparmio riguarderà esclusivamente le spese correnti e non toccherà gli investimenti. Secondo il Ministro, questi tagli alla spesa rappresentano tra lo 0,25 e lo 0,30% del Pil del Paese.

Mantega ha dichiarato che il taglio nelle spese è stato deciso da Dilma Rousseff come una misura preventiva di fronte la situazione internazionale e non perchè il Paese stia risentendo degli effetti della crisi. Secondo il Ministro, “l’economia mondiale nei prossimi due anni crescerà e domanderà meno e questo avrà ripercussioni anche sul Brasile”. Inoltre Mantega ha ribadito che, se la situazione economica internazionale si dovesse aggravare, la Banca centrale potrà adottare misure monetarie più espansioniste per evitare che il Brasile venga contagiato.

Anche gli imprenditori delle grandi aziende del Paese hanno approvato questa manovra. Le misure sono, secondo loro, appropriate al momento di incertezza dell’economia mondiale e potranno contribuire a ridurre i tassi di interesse. Gli imprenditori si dichiarano convinti che queste misure garantiranno la continuità della crescita economica e permetteranno alle imprese di mantenere inalterati i piani di investimento e le proiezioni per la crescita nel 2011.

Nel frattempo, nei mercati si inizia a speculare su una possibile riduzione dei tassi di interesse della Banca centrale brasiliana: sarebbe la prima volta negli ultimi due anni. 

Fonte: Estadao, Clarin

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