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Borse volano sulle ali dell’euroaccordo

Forti guadagni per i listini europei dopo l’intesa raggiunta a Bruxelles – Wall Street in rally: Dow Jones tocca 12.000 punti – I titoli bancari trascinano tutti gli altri settori, anche a Piazza Affari – Molto bene il comparto delle materie prime e quello automobilistico – Ora Sarkozy sollecita i soldi di Pechino – La Cina: noi siamo pronti a discutere

Borse volano sulle ali dell’euroaccordo

LE BORSE VOLANO. PIAZZA AFFARI CORRE: +4,14%
BANCHE E ASSICURAZIONI FANNO GRANDE FESTA

Le Borse europee volano dopo l’accordo tra i leader della Ue sul potenziamento del fondo salva-Stati , una riduzione del 50% del valore nominale dei bond governativi greci e l’impegno a ricapitalizzare per le banche per almeno 106 miliardi, come chiede l’Eba, l’autorità europea delle banche. Proprio gli istituti di credito (Stoxx europeo +6%) e le assicurazioni (+5,3%) trascinano tutti gli altri settori anche se materie prime e automotive mettono a segno aumenti superiori al 3%.

A Milano l’indice FtseMib sale del 4,13 % a 16735 punti preceduto solo dal Cac parigino +4,33%. Londra guadagna il 2,2%, Francoforte +3,4%. Madrid +2,6%. L’Euribor a tre mesi è stato fissato stamattina a 1,590% da 1,588% di ieri.

L’intesa raggiunta nel cuore della notte, in sintesi, prevede: accordo con le banche che dovranno accettare una svalutazione del 50% sul valore nominale dei titoli obbligazionari greci in portafoglio. Il potenziale del fondo salva Stati (Efsf) sarà incrementato dagli attuali 440 miliardi di euro fino a 1.000 miliardi attraverso vari stumenti. L’Eba ha stabilito che le banche europee dovranno avviare ricapitalizzazioni per almeno 106 miliardi di euro.

Gli istituti italiani sono chiamati a raccogliere nuovi mezzi propri per quasi 15 miliardi. Per quanto riguarda il nostro Paese, l’Italia si è impegnata a presentare entro il 15 novembre un piano di rilancio dell’economia che, tra l’altro, prevede: la rimozione di vincoli e restrizioni alla concorrenza; approvazione entro maggio 2012 di una riforma della legislazione del lavoro per aumentare la flessibilità; pensione di vecchiaia a partire da 67 anni entro il 2026 per tutti.

ORA SARKOZY SOLLECITA I SOLDI DI PECHINO
LA CINA: NOI SIAMO PRONTI A DISCUTERE

L’ultimo tassello, il più clamoroso, riguarda il coinvolgimento dei fondi sovrani orientali, di Pechino e di Tokyo nel piano di risanamento dell’Europa, vuoi sotto forma di partecipazione indiretta all’Efsf, vuoi tramite la costituzione di un Siv. Per quanto riguarda Pechino, dalla capitale cinese giunge conferma che è prevista in queste ore la telefonata di Nicolas Sarkozy al presidente cinese Hu Jintao. Per ora la portavoce del ministero degli esteri Jiang Yu ha annunciato che Pechino è ”pronta a discutere misure per rafforzare la cooperazione nel commercio, negli investimenti, nella finanza e nella tecnologia”. Dal canto suo la Cina ”fara’ la sua parte insieme alla comunita’ internazionale per mantenere la stabilita’ dei mercati finanziari e per promuovere la ripresa della crescita dell’economia mondiale”. Un buon programma in vista del G20. Il Giappone esclude l’ipotesi di acquistare euro come strumento per finanziare gli investimenti nel fondo Salva-stati europeo. E’ l’opinione del ministro delle Finanze, Jun Azumi, che ha posto fine alle voci che hanno contribuito a rafforzare lo yen.

SI RIDUCE A 367 LO SPREAD BTP/BUND
IL FONDO CIC IN TRATTATIVE CON EXOR

Intanto si è saputo che i rappresentanti del Cic, Chinese Investment Corporation, hanno intavolato nella scorsa sttimana un colloquio a 360 gradi con i vertici di Exor (che ha ad Hong Kong una delle basi operative) in vista di possibili sviluppi sia per Fiat Industrial, +6,95 che vanta una presenza stoirica all’ombra della Grande Muraglia, sia per Fiat + 5,64 oltre la barriera dei 5 euro, che, in pratica, sta muovendo i primi passi dalle parti di Shangai, ma con propèositi molto ambiziosi. L’euro è in rialzo a 1,398 contro il dollaro, da 1,390 della chiusura di ieri sera. In mattinata si è spinto oltre quota 1,40, era dallo scorso 7 settembre che il cambio non superava il livello 1,40. Il petrolio Wti è tornato a salire dopo la discesa di ieri ed è scambiato a 91,7 dollari al barile (+1,7%). Sul mercato dei titoli di Stato, forte rialzo dei nostri Btp decennali con il rendimento che scende di 11 punti base al 5,78%. Il rendimento del Bund tedesco sale di 8 punti al 2,11%, lo spread si riduce a 367 punti base dai 390 di ieri sera.

INTESA +7,5% GUIDA LA GRANDE CORSA
BPM: SI VA VERSO UNO SCONTO DEL 40%

In testa al trend ci sono le banche e le assicurazioni francesi, le più esposte sul fronte greco: Bnp Paribas segna +12,5%, Axa +9%. Robusto rally anche per Deutsche Bank + 8%, Allianz +6%. e, a Londra, Barclays +9%. Il Santander guadagna il 3,5%: la società ha comunicato che per effetto delle nuove regole fissate dall’Eba avrà bisogno di un capitale supplementare di 14,9 miliardi di euro, se non si tiene conto dei bond convertibili la cifra scende a 8,5 miliardi di euro. Stesso copione in Piazza Affari. Intesa guadagna il 7,5%, Unicredit+7,26%, Generali sale del 7,3%.. Ma il rialzo contagia tutto il settore: Monte Paschi +4,84%, Ubi recupera il +3,2%, Banco Popolare +4,5%. Tira un sospiro di sollievo, soprattutto, la Banca Popolare di Milano + 281%. La ripresa del settore coincide con il sospirato decollo dell’aumento di capitale per 800 milioni, ostacolato dal duro confronto con le autorità monetarie sul suolo del direttore generale Enzo Chiesa. L’operazione, che dovrà scattare entro lunedì, pena la dissoluzione del consorzio di garanzia, verrà precisata in serata a Borsa chusa. Le previsioni sono per un’offerta con un uno sconto del 40% rispetto al prezzo teorico ex diritto (Terp).

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