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Borsa all’insegna della volatilità: Piazza Affari in altalena, ma vola Stm

Giornata di estrema volatilità sui mercati finanziari – La crescita dei consumi spinge Wall Street, con riflessi contrastanti anche sui listini europei ma Piazza Affari resta debole (-0,2%), malgrado la riconquistata stabilità del Governo Letta – Exploit di Stm, ma bene anche Ferragamo, Cnh, Telecom Italia e Bpm – Autogrill e Saipem in forte ribasso.

Borsa all’insegna della volatilità: Piazza Affari in altalena, ma vola Stm

Nel pomeriggio Piazza Affari tenta la risalita in territorio positivo, spinta dalla riacquistata stabilità del governo Letta e dai buoni dati sulle vendite al dettaglio in Usa. Ma la seduta è molto volatile e il Ftse Mib  chiude alla fine in calo dello 0,21%. Deboli anche le altre Borse europee: Londra -0,25%, Francoforte +0,1%, Parigi -0,09%. Lo spread Btp-Bund si conferma a quota 236 punti con rendimenti quasi in linea a quelli spagnoli (4,1%).

L’aula della Camera ha respinto la mozione di sfiducia di M5S nei confronti del ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri. 

Nel commento mensile di Congiuntura flash di novembre del Centro studi di Confindustria rileva che “l’inversione di marcia è in atto. Ma l’euro più forte dell’atteso, la minaccia di deflazione e la restrizione del credito, appena attenuata dal parziale pagamento degli arretrati della pubblica amministrazione, mettono a rischio le già modeste previsioni di crescita del 2014”.

Dagli Usa i dati macro sulle vendite al dettaglio di ottobre hanno indicato una forte crescita dei consumi con le vendite al dettaglio salite dello 0,4%, nettamente sopra le attese: l’effetto shutdown, i 16 giorni di paralisi federale iniziati il primo ottobre scorso, non c’è stato. Al contrario, le vendite di case esistenti negli Stati Uniti sono calate in ottobre del 3,2% alla quota destagionalizzata di 5,12 milioni di unità, il dato è lievemente peggiore delle attese degli analisti che si attendevano un calo a quota 5,15 milioni. Le scorte di magazzino a settembre negli Stati Uniti sono saliti dello 0,6%, sopra le attese degli analisti di +0,3%. 

Wall Street ha aperto positiva e alla chiusura dell’Europa viaggiava con rialzi frazionali. I mercati attendono in serata le minute della Fed.Il cambio euro dollaro è in calo dello 0,62% a 1,3454, il petrolio Wti è in rialzo dello 0,44% a 93,75 dollari. L’oro cede lo 0,90% a 1.262 dollari l’oncia.

Tra giugno e fine settembre il numero delle azioni di grandi banche europee in mano ad investitori americani è salito del 10%; il valore è salito del 40% a 33 miliardi di euro. Lo ha riportato oggi il Financial Times. “Non so se continuerà, certo è un ottimo movimento, che apprezziamo molto”, ha sottolineato il presidente del consiglio di gestione di Intesa SanPaolo, Gian Maria Gros-Pietro, a margine dell’ esecutivo Abi a Milano.  La Bce, intanto, secondo l’agenzia Bloomberg, starebbe valutando l’opportunità di portare in negativo, a -0,1%, il tasso con cui remunera i depositi overnight delle banche, attualmente pari a zero.

A Piazza Affari in fondo al Ftse Mib cade Autogrill -3,49%, Saipem -3,16%, Finmeccanica -2,24%, che continua a risentire delle indiscrezioni secondo cui l’India avrebbe deciso di cancellare l’ordine di AgustaWestland, relativo alla fornitura di elicotteri dal valore di 560 milioni. Banco Popolare -2,14% e Diasorin -1,96%. In evidenza Stm, +3,88%. Oggi, durante la Morgan Stanley conference a Barcellona, Carlo Bozotti ha parlato di un miglioramento degli ordini il mese scorso, a fronte di un terzo trimestre debole.

Bene anche Bpm, mentre si avvicina la scadenza per il deposito delle liste per il rinnovo degli organi dell’assemblea del 21 dicembre. “Certamente ci sarà una lista”, così Lamberto Dini ha confermato l’imminente presentazione di una lista di candidati al consiglio di sorveglianza della Banca Popolare di Milano (+1,76%), in contrapposizione a quella guidata da Piero Giarda. Ferragamo +2,18%, Cnh +2,10%, Telecom Italia  +1,87%.

Pirelli invariata nel giorno in cui la famiglia Benetton, attraverso la holding Schema34, ha collocato obbligazioni convertibili in azioni ordinarie per 200 milioni di euro, pari a circa il 3% della quota detenuta (4,6%).

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