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Banche bollenti fra Bcc, bad bank e Tar

Giorni caldissimi per le banche italiane, sempre nel mirino della Borsa, che in settimana attendono la riforma del Governo per le Bcc e per l’attuazione dell’accordo europeo sulle bad bank, i conti di Unicredit, il definitivo pronunciamento del Tar sulla riforma delle banche popolari e forse la fumata bianca per le nozze tra Bpm e Banco Popolare

Banche bollenti fra Bcc, bad bank e Tar

Non sarà una settimana di ordinaria amministrazione quella che comincia oggi per le banche italiane e non solo perché i titoli bancari sono sempre e spesso ingiustificatamente nell’occhio del ciclone in Borsa.

In settimana, secondo quanto ha promesso il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, dovrebbe finalmente vedere la luce il decreto del Governo sulle banche che si compone di tre parti: la riforma delle Bcc, le misure per accelerare il recupero giudiziario dei crediti deteriorati con la riforma del diritto fallimentare e il recepimento delle intese europee sulle bad bank con la garanzia dello Stato.

Ma grande attesa c’è anche per i conti di Unicredit che l’ad Federico Ghizzoni presenterà martedì al mercato e che diranno una parola chiara sul reale stato di salute della banca di Piazza Gae Aulenti a Milano, da cui dipenderà la successiva conferma o il rinnovamento del vertice del gruppo alla prossima assemblea di primavera.

Non meno atteso per giovedì è il definitivo pronunciamento del Tar sui ricorsi contro la riforma delle banche popolari del governo Renzi. Infine, last but non least, per la fine della settimana potrebbe arrivare la fumata bianca sulle nozze tra la Banca Popolare di Milano e il Banco Popolare di Verona che aprirebbe la strada alle fusioni bancarie creando il terzo maggior gruppo bancario italiano dopo la riforma.

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