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Asta Bot, i tassi salgono al 2,1%. L’arresto di Ponzellini danneggia Bpm ma non Impregilo

Gli 8,5 miliardi di euro di Bot semestrali messi oggi in asta dal Tesoro sono stati venduti interamente, anche se il rendimento è salito al 2,104% dall’1,7% del mese scorso – Scende lo spread Btp-Bund, Piazza Affari gira in rosso – L’arresto di Ponzellini non frena Impregilo (di cui è presidente in carica), mentre Bpm perde il 2,1%.

Asta Bot, i tassi salgono al 2,1%. L’arresto di Ponzellini danneggia Bpm ma non Impregilo

RESISTE LA DIGA DEI BOT, MA TASSI AL 2,1%. EFFETTO PONZELLINI SU BPM, NON SU IMPREGILO

Risale l’onda dei rendimenti. Gli 8,5 miliardi di euro di Bot semestrali oggi messi in asta dal Tesoro sono stati venduti interamente a fronte di una domanda pari a 1,6 volte l’ammontare offerto. Il tasso è salito al 2,104% dall’1,7% del mese scorso, raggiungendo così i massimi da dicembre. Sul mercato secondario il Btp decennale è scambiato a un rendimento del 5,66%, in lieve miglioramento rispetto a ieri (5,70%). Lo spread con il Bund è sceso a 429 punti (-5 punti). L’indice FtseMib, dopo una partenza in lieve rialzo, dopo l’asta oscilla attorno alla parità a quota +0,05%%. La Borsa di Londra avanza dello 0,21%, Parigi +0,38%, Francoforte +0,71%. 

I mercati, una volta archiviata l’asta dei Bot, guardano oltre Oceano: nel pomeriggio sarà diffuso il dato sulla fiducia dei consumatori (l’indice è previsto in crescita a 69,5, il massimo dal 2007) e quello sull’andamento del prezzo delle case nel mese di marzo. Lo spread Spagna/Germania, che ieri era salito fino a 513 punti base, il massimo dei 13 anni di vita dell’euro, è ridisceso a quota 500. L’istituto spagnolo Liberbank ha annunciato che studierà, in occasione di un cda in programma oggi, una possibile fusione con le concorrenti Ibercaja e Caja 3. 

L’euro è in ripresa a 1,256 contro il dollaro, da 1,254 della chiusura di ieri sera. Il petrolio è in rialzo, sostenuto dai timori per le tensioni nel Medio Oriente ( Wti a 91,7 dollari al barile +0,9%, Brent a 107,5 dollari). Positivi i  petroliferi: Tenaris  +1,7%, Eni  +0,5%. Gli incentivi in vista per l’auto cinese hanno effetti sul settore europeo. Se ne avvantaggiano Fiat +2,4%, Fiat Industrial  +2%, Pirelli +1%. Exor sale del 2% nel giorno dell’assemblea. “Abbiamo studiato l’opportunita’ della Formula uno, che non siamo pero’ mai riusciti a concretizzare perche’ i suoi valori, anche in vista di una quotazione, erano molto elevati per noi”. Cosi’ ha spiegato il presidente di Exor John Elkann, presidente e ad di Exor, nel corso dell’assemblea dei soci a Torino in merito all’interesse della famiglia Agnelli per un investimento nella Formula Uno.

Fra gli altri titoli dell’industria: StM +’1,1%, Finmeccanica +0,5%, Diasorin  +0,6%. L’arresto di Massimo Ponzellini non frena Impregilo +1% di cui è presidente in carica; al contrario Banca Popolare di Milano perde il 2,1%. Astaldi sale del 3,5% dopo avere ottenuto 6,5 miliardi di dollari di finanziamenti per realizzare in Turchia un ponte e un’autostrada. 

I recenti dati sulla spesa per consumi e sugli investimenti in costruzioni indicano un ulteriore declino nel Prodotto interno lordo spagnolo nel II trimestre. Lo sottolinea la Banca di Spagna nel proprio bollettino mensile. Nel I trimestre il Pil si e’ contratto dello 0,3% rispetto al IV trimestre 2011 e di recente il governo di Madrid ha stimato un calo simile anche il II trimestre. Il bollettino della Banca di Spagna cita il calo quali segnali della debolezza economica la flessione delle immatricolazioni auto a marzo e il tonfo (-17%) nelle assunzioni di lavoratori del settore edile.

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