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Unicredit, Cassamarca: difficile aderire a un aumento di capitale

Il presidente De Poli: “Dovremmo adoperare i soldi delle nostre attività” – La Banca “dovrà sondare bene – ha spiegato – se l’eventualità di un aumento di capitale trova consenso e riscontro nelle possibilità delle fondazioni”.

Unicredit, Cassamarca: difficile aderire a un aumento di capitale

“Abbiamo già aderito a due aumenti di capitale di Unicredit. Per un terzo ci sarebbe una qualche difficoltà, perche dovremmo adoperare i soldi delle nostre attività”. Lo ha detto Dino De Poli, presidente della Fondazione Cassamarca, azionista di UniCredit con poco meno dell’1%. “UniCredit dovrà sondare bene – ha spiegato ancora De Poli – se l’eventualità di un aumento di capitale trova consenso e riscontro nelle possibilità delle fondazioni”.

L’amministratore delegato della Banca Federico Ghizzoni, in un’intervista al Financial Times, aveva dichiarato che l’istituto potrebbe scegliere di rafforzarsi attraverso l’aumento di capitale, la riduzione degli asset rischiosi e la vendita di asset. Fino a ora Unicredit è l’unica fra le principali banche italiane a non aver varato un aumento di capitale nel 2011.

“Avendo coscienza UniCredit che i soldi che ci dà sono la vita delle fondazioni – ha aggiunto De Poli – non può darci soldi e chiederceli immediatamente indietro. Che se li tenga direttamente. L’aumento di capitale è incerto, non è deciso, però si deve anche guardare a come arrivarci”. Poco dopo le 14 e 30 le azioni di Unicredit erano scambiate a 0,728 euro, in rialzo dell’1,04%.

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