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Uber, cancellazione e ritardi si pagheranno

In arrivo 7 nuove funzioni dell’App: sono il frutto di uno studio durato circa un anno, basato su confronti diretti con gli operatori di tutto il mondo – Al centro la sicurezza dei viaggiatori

Uber, cancellazione e ritardi si pagheranno

Per evitare di continuare ad avere problemi con associazioni di tassisti, clienti insoddisfatti ed autorità di praticamente tutti i Paesi in cui l’app è attiva, Uber ha lanciato la sua “prima campagna di comunicazione integrata per mostrare il volto umano dell’azienda”. Grazie alle sette nuove funzionalità dell’applicazione (sulle quali la campagna si basa, già attive negli Usa da due mesi), i 450mila utenti che operano in Europa, Medio Oriente e Africa potranno godere di importanti benefici.

Il 2017 sarà senza dubbio un anno da dimenticare per la società californiana che dal 2009 offre servizi di trasporto automobilistico privato. I problemi sono iniziati lo scorso mese di giugno, quando la società è stata costretta a licenziare più di 20 dipendenti al termine di un’indagine su molestie sessuali sul posto di lavoro. Poche settimane dopo sono arrivate le dimissioni del Ceo e co-fondatore di Uber, Travis Kalanick su pressioni dei principali investitori. Per finire, nel mese di settembre l’autorità londinese dei trasporti ha deciso di non rinnovare la licenza alla società californiana, bandendo il servizio nella City.

Chiaro è che questi tre eventi hanno necessariamente minato la reputazione di Uber. Il nuovo corso è stato affidato a Dara Khosrowshahi, precedentemente a capo della società di viaggi online Expedia, chiamato a rinnovare l’offerta e la qualità del servizio.  

Vediamo ora nel dettaglio quali sono le sette novità introdotte da Uber:

  1. Tempo di attesa a pagamento: all’autista verrà riconosciuto a fine corsa anche l’eventuale tempo di attesa del passeggero. La quota sarà pari a 0,30 centesimi al minuto, che scatteranno automaticamente a partire dai 2 minuti successivi all’arrivo dell’autista. 
    Tempo di cancellazione ridotto: nel caso in cui, dopo due minuti dalla richiesta effettuata, il passeggero decidesse di cancellare la corsa, gli verrà addebitata una penale e l’autista riceverà 7,50 o 10,08 euro (a seconda del tipo di servizio svolto) una tantum.
  2. Chat integrata: in questo modo autisti e passeggeri potranno comunicare più semplicemente
  3. Condivisione viaggio per l’autista: questo servizio è già da tempo attivo per i passeggeri. Anche gli autisti potranno ora comunicare i propri spostamenti, potendo aggiornare parenti o amici sui tempi e le modalità del tragitto in tempo reale. 
    Impostazione tempo d’arrivo: gli autisti potranno impostare luogo e ora in cui essere reperibili e le richieste di corsa Uber si adegueranno di conseguenza. 
  4. Notifica corse lunghe: nel caso in cui un passeggero dovesse richiedere una corsa di durata superiore ai 45 minuti, gli autisti verranno preventivamente avvisati, potendo così scegliere se accettare o meno la chiamata. 
    Tutela del punteggio: nel caso in cui un autista dovesse ricevere un punteggio basso per problemi che non dipendono dal suo operato, allora in questi casi il punteggio verrà ricalibrato internamente per far riflettere il suo reale apporto al servizio svolto.

Carlo Tursi, general manager di Uber Italia, ha voluto porre l’accento sulla volontà del gruppo di “tutelare la sicurezza, sia degli autisti che dei passeggeri, soprattutto con la chat interna”. Per l’inizio dell’estate potrebbe essere introdotta anche la possibilità di dare una mancia al termine della corsa. “Sono tutte necessità emerse in un anno di sessioni di ascolto con gli autisti di tutto il mondo. In Italia, in realtà, il livello di soddisfazione è superiore alla media europea, ma ci è sembrato giusto portarle anche qui”, ha commentato Tursi. 

A livello globale, gli obiettivi a breve termine di Uber sono la quotazione in borsa e la supremazia nel confronto con la rivale Lyft. Uber è tornata a crescere negli Usa. 

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