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Tregua sui dazi e qualche spiraglio per la manovra italiana

Il G20 argentino porta con sè una tregua Usa-Cina sui dazi, una possibile intesa sul petrolio e forse uno spiraglio di intesa tra Italia e Ue sulla manovra di bilancio se il Governo italiano avvicinerà il deficit al 2% – Piazza Affari apre in netto rialzo – Giovedì giornata cruciale per la Brexit: vota il Parlamento britannico

Tregua sui dazi e qualche spiraglio per la manovra italiana

Il Natale irrompe in anticipo sui mercati finanziari grazie a una pioggia di buone novità: la tregua sui dazi tra Usa e Cina, innanzitutto. Ma anche la prospettiva di un’intesa sul petrolio, propiziata anche in questo caso dai colloqui a Buenos Aires. Dalla capitale argentina, infine, porta buone notizie il premier Giuseppe Conte, che ha riannodato la trattativa con i partner europei: non è escluso un esito positivo per la “mission impossible” di evitare la procedura d’infrazione.

IN CALO IL DOLLARO E I T BOND. SALE ANCHE L’EURO

I mercati già registrano nei primi scambi le liete novelle. Volano le Borse della Cina. L’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen sale del 3%. Hong Kong +2,7%, Taipei +2,5%. Su anche Tokyo (+1,4%), l’indice coreano Kospi (+1,7%) e Sidney (+1,8%).

La tregua di tre mesi sui dazi, firmata sabato notte dopo la cena tra Donald Trump e Xi Jinping ha messo le ali alla valuta cinese. Cross dollaro yuan in calo dello 0,7% a 6,91. Sale anche l’euro a 1,1345 sul dollaro.

Rallentano i rendimenti dei T bond, scivolati al 3,03%, in linea con il calo delle tensioni internazionali.

PECHINO LEVA I DAZI SULLE AUTO USA. VIA LIBERA SUI CHIP

La tregua raggiunta a Buenos Aires riguarda anche l’auto. “La Cina – si legge in un tweet del presidente Trump – ha accettato di rimuovere i dazi sulle auto in arrivo dagli Usa. Oggi sono pari al 40%”.

Non meno importanti i risultati visti da Pechino. L’accordo porta ossigeno all’economia del Drago, messa sotto pressione dalle tariffe. L’attività industriale, secondo le rilevazioni di Caixin, in novembre ha registrato un modestissimo miglioramento, a 50,2 da 50,1 di ottobre. C’è aria di pace anche per i semiconduttori. La Cina si è detta pronta a riconsiderare il no all’acquisizione di NXP da parte dell’americana Qualcomm.

IL GREGGIO IN RIALZO DEL 5%. PUTIN APPOGGIA L’OPEC

Colpo di reni del petrolio stamane. Le quotazioni del Brent sono balzate su del 5,1% a 62,46 dollari, ancor meglio il Wti: +5,4% a 53,67. L’impennata del petrolio anticipa l’esito potenzialmente positivo del meeting Opec che si terrà giovedì a Vienna. L’ottimismo è legato alle dichiarazioni di Vladimir Putin a Buenos Aires. La Russia, ha detto il Presidente, intende rinnovare l’accordo con l’Arabia Saudita sui livelli di produzione del greggio. Dietro al rimbalzo c’è anche la decisione delle autorità dello stato canadese dell’Alberta, quello da dove arriva una parte rilevante dello share Oil canadese, di ridurre di 325.000 barili la produzione giornaliera.

Il Qatar lascerà l’Opec a partire da gennaio. Lo ha annunciato, nel corso di una conferenza stampa nella capitale Doha, il nuovo ministro dell’Energia dell’Emirato, Saad Al-Kaabi, spiegando che l’organizzazione è stata informata stamattina stessa. Attualmente l’Opec è composta da 15 Paesi esportatori di petrolio. Il Qatar ha aderito nel 1961, un anno dopo la fondazione del cartello.

MANOVRA, CONTE RIANNODA I FILI CON LA UE: DEFICIT AL 2%

In questa cornice natalizia prende corpo l’ipotesi di un inatteso happy ending per il confronto tra il governo giallo-verde e la Commissione Europea. Il premier Giuseppe Conte è riuscito a Buenos Aires a riannodare i fili del negoziato con Bruxelles: l’Italia potrebbe evitare la procedura per infrazione, anche se gli spazi restano esigui. Sarà necessario ridurre al 2% il rapporto deficit/pil, con un taglio delle spese previste di almeno 7-8 miliardi. I due vice premier, Di Maio e Salvini, hanno comunque ribadito la fiducia nell’operato di Conte.

ITALIA AL CENTRO DELL’EUROGRUPPO, C’E’ ANCHE DRAGHI

L’Italia sarà uno di temi chiave della riunione di oggi dell’Eurogruppo (e domani dell’Ecofin) cui parteciperà anche il presidente della Bce Mario Draghi. Nelle stesse ore il disegno di legge sul Bilancio dovrebbe essere licenziato dalla commissione Bilancio della Camera per approdare in Aula a Montecitorio mercoledì. Ma nei testi presentati ieri non ci sono le norme sul reddito di cittadinanza e il superamento della legge Fornero, né l’annunciato pacchetto per la famiglia e il taglio delle pensioni d’oro, sopra i 90mila euro. Le correzioni più significative alla manovra arriveranno solo al Senato

GIORNATE CAMPALI PER LA BREXIT: GIOVEDÌ SI VOTA

Giovedì sarà una giornata campale anche per la Brexit. L’accordo siglato da Theresa May con Bruxelles affronterà l’esame del Parlamento britannico. Nonostante i foschi scenari disegnati dalla Bank of England in caso di bocciatura, la premier non dispone sulla carta della maggioranza necessari per il via libera dei Comuni.

IN ARRIVO OGGI I DATI PMI. IN AMERICA L’INDICE ISM

Intanto, è in arrivo un dato macro di grande rilievo: l’indice Pmi manifatturiero di Italia, Francia, Germania e Regno Unito, un segnale prezioso per capire se la frenata delle economie europee di ottobre è stato solo un episodio o il sintomo di un malessere più profondo di cui potrebbe tener conto la Bce nel prossimo meeting che segnerà la fine del QE.

Anche in Usa arriveranno oggi i numeri più recenti sulla congiuntura con l’uscita dell’indice Ism manufacturing. Ma la statistica più attesa è quella sull’andamento del mercato del lavoro, in uscita venerdì: il tasso di disoccupazione è visto stabile, al 3,7%. In ascesa dello 0,3% le paghe orarie.

Mercoledì sarà pubblicato il Beige Book. Il presidente della Fed Jerome Powell comparirà davanti al Senato Usa.

GENERALI IN VETRINA A LONDRA, OGGI I NUEMRI DELL’AUTO

Il recupero dei mercati finanziari ha preso forma già nella scorsa settimana. La Borsa di Milano si è congedata da novembre con un rialzo nel mese dell’1% (+2,7% l’ultima settimana).

Da seguire oggi la replica dell’investor day delle Generali a Londra dopo l’evento milanese. Secondo le comunicazioni Consob, Leonardo Del Vecchio ha acquistato nei giorni scorsi nuove azioni salendo quindi al 3,59% circa del capitale, mentre Francesco Gaetano Caltagirone è salito al 4,60%.

In serata verranno comunicati i dati delle immatricolazioni auto di novembre in Italia. Fitch ha alzato i rating di Fiat Chrysler, incluso quello a lungo termine a ‘BBB-‘ da ‘BB’, con outlook stabile.

IN PIAZZA AFFARI 4 AUMENTI DI CAPITALE

In Piazza Affari prendono il via quattro aumenti di capitale: Banca Intermobiliare, Chl , Fila e Safilo.

Domani Luxottica uscirà dal listino di Piazza Affari.

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