Condividi

Ecco Brexit: via libera dell’Ue al divorzio

Al vertice Ue è stato raggiunto e firmato l’accordo per l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione: confermati i 39 miliardi di sterline di contributi finanziari che Londra dovrà pagare a Bruxelles, ora però il documento deve essere approvato dal Parlamento britannico (e rischia la bocciatura) – VIDEO.

Ecco Brexit: via libera dell’Ue al divorzio

Prima approvazione della Brexit, stamattina da parte dell’Unione europea. Un divorzio amichevole, quello annunciato via Twitter dal presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk citando un verso di Freddie Mercury, il cantante dei Queen morto 27 anni fa, per riassumere lo storico momento: “Friends will be friends, right till the end”. L’accordo arriva due anni e mezzo dopo il referendum, e dopo diciotto mesi di intensi negoziati: ora però il documento dovrà passare al vaglio del Parlamento britannico e secondo indiscrezioni del Sunday Telegraph, ben 91 deputati conservatori sono pronti a bocciarlo quando verrà discusso dal parlamento britannico intorno al 10 dicembre per il necessario voto di ratifica. E sempre entro dicembre la Corte Suprema del Regno Unito potrebbe annullare il risultato del referendum del 2016, scrive l’Independent, dopo la denuncia di fondi illeciti alla campagna per la Brexit.

La partita insomma è tutt’altro che chiusa ma intanto al vertice di oggi i leader della Ue hanno approvato due documenti. Il primo sono le 580 pagine dell’accordo sull’uscita della Gran Bretagna dall’Unione, che definiscono questioni come i diritti dei 3 milioni e mezzo di cittadini Ue residenti in questo paese, i 39 miliardi di sterline di contributi finanziari che Londra dovrà pagare a Bruxelles prima di andarsene e la questione più complicata, in che modo mantenere aperto il confine fra Irlanda del Nord e repubblica d’Irlanda, salvaguardando la pace nella regione, quando diventerà l’unico confine terrestre fra Regno Unito e Unione europea. Un punto che solleva polemiche a non finire fra i brexitiani a causa del previsto “backstop”, la formula in base alla quale l’intera Gran Bretagna resterà parte dell’unione doganale europea fino a quando non si trova una soluzione alternativa.

[smiling_video id=”68001″]

[/smiling_video]

 

Il secondo documento sono appena 26 pagine sul futuro delle relazioni economiche, commerciali, militari e d’ogni altro tipo fra Regno Unito e Ue: un accordo senza vincoli legali che in pratica rappresenta soltanto la base per la nuova trattativa che inizierebbe dopo il 29 marzo 2019, quando la Gran Bretagna uscirà formalmente dalla Ue, e destinata a durare almeno sino al 31 dicembre 2020, in una fase di transizione in cui in sostanza non cambierà niente. Alla firma dell’accordo era presente anche la premier britannica Theresa May, grande sostenitrice dell’intesa.

Il commento di Claudia Segre su Brexit.

Commenta