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Tetto ai contanti, Renzi: “Non torniamo indietro, pronti alla fiducia”

Il Premier a Otto e Mezzo: “Rispetto Cantone ma non sono d’accordo con lui” – “Sulle pensioni vogliamo evitare un altro caso esodati” – “Non ho mai cambiato idea sull’Imu per case di lusso” – “Non sarà consentito a nessun Comune o Regione di alzare le tasse”.

Tetto ai contanti, Renzi: “Non torniamo indietro, pronti alla fiducia”

La norma della legge di Stabilità che alza da mille a 3mila euro la soglia oltre la quale sono proibiti i pagamenti in contanti “non si cambia. Su questo siamo pronti anche a mettere la fiducia“. Lo ha detto ieri sera il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, durante la registrazione della trasmissione televisiva “Otto e mezzo”.

Quanto alla posizione contraria del presidente dell’Autorità Anticorruzione, “rispetto Cantone – ha continuato il Premier – ma credo che non sia vero quello che dice sul limite al contante. Mi riservo di avere un’opinione diversa. E’ un vantaggio perché gli italiani devono avere la possibilità di spendere il contante che hanno. Ci sono miliardi di contanti bloccati perché c’è l’impressione che l’Italia non agevoli i consumi”. 

Renzi ha poi ricordato che “gli altri Paesi mica hanno regole. La Germania non ha mica limiti. Il governo Prodi aveva limite a 5mila euro, poi è arrivato Monti e ha fatto la stretta, con la Finanza davanti ai negozi. Secondo me è una strategia sbagliata. Per noi per combattere l’evasione serve incrociare i dati. Non serve l’atteggiamento da guardie e ladri. Abbiamo preso i soldi dalla Svizzera e dal Vaticano, erano 50 anni… Dai, così si combatte l’evasione, altro che chiacchiere”.

Per quanto riguarda la presentazione della manovra al Quirinale, “spero che sia questione di poche ore”, ha continuato Renzi. Sul versante delle pensioni, il Presidente del Consiglio ha ribadito che le norme sulla flessibilità in uscita non sono state inserite nella legge di Stabilità perché “non volevamo fare un altro pasticcio. Lo faremo solo quando i numeri saranno chiari, quando saremo sicuri di non fare un altro caso esodati”. 

Riguardo alle tasse sulla prima casa, “non ho mai cambiato idea sull’Imu per case di lusso – ha detto Renzi -. C’è stata un’incomprensione su questo. Stiamo parlando di una misura che riguarda 80 milioni su 3 miliardi e 7. Ero convinto in buona fede che non ci fosse quella definizione di castelli. Noi abbiamo tolto per tutti la tassa sulla prima casa, come Berlusconi, che però poi l’ha rimessa. Ma quando abbiamo visto che c’erano anche i castelli, con un sorriso li abbiamo tolti”. 

Infine, il Premier ha assicurato che gli enti locali “avranno tutte le risorse che perderanno con l’abolizione dell’Imu” e “non sarà consentito a nessun Comune o Regione di alzare le tasse“.

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