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Surgelati: Orogel sceglie la coltivazione “a residuo zero”

Investimenti green, assunzioni e filiera controllata per il colosso della surgelazione. 25 milioni di investimenti con l’aiuto della Regione Emilia Romagna.

Surgelati: Orogel sceglie la coltivazione “a residuo zero”

Vira verso la sostenibilità il nuovo progetto industriale di Orogel, l’azienda cooperativa di Cesena con 1558 soci. Per crescere ed espandersi dopo i blocchi del coronavirus mette in campo 25 milioni di euro, 80 nuove assunzioni e altre 100 unità di nuova occupazione nelle campagne presso i soci. Azienda leader nella surgelazione di prodotti ortofrutticoli, Orogel non intende restare indietro nei moderni sistemi di economia circolare. Ha sede in un territorio dinamico dove la trasformazione dei prodotti della terra ha radici antiche. Il passo deve essere, però, veloce, come sostiene il Presidente della Regione Stefano Bonaccini, quando parla della ripartenza delle aziende emiliano-romagnole. Alla Orogel lavorano alla riconversione di tutta la filiera per affermare “coltivazioni a residuo zero”. Una sfida industriale con risvolti politici e la giunta Regionale che non si è tirata indietro.

“L’azienda – hanno spiegato gli Assessori allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla e all’Agricoltura Alessio Mammi – ci ha illustrato la seconda tappa di un progetto di ampio respiro, incentrato sull’innovazione del prodotto e del processo secondo un modello di economia circolare”. La Regione, attraverso Art-ER, ha scelto di accompagnare la cooperativa e i suoi soci , intravedendo nel piano di sviluppo importanti ricadute occupazionali sul territorio.

L’Emilia-Romagna di centinaia aziende agricole virtuose approccia la fase post pandemia con investimenti nella green economy e sceglie le filiere su cui puntare. Nulla di improvvisato, viene da dire, giacché l’operazione Orogel si avvarrà anche dei Contratti di sviluppo siglati tra Ministero dello Sviluppo economico e Invitalia. I 1.954 dipendenti che lavorano una superficie di quasi 9000 ettari saranno i protagonisti del nuovo corso green. 11 stabilimenti produttivi, 49 distributori e 17 centri di ritiro, consentono già ora alla cooperativa di mettere sul mercato 141.000 tonnellate di surgelati e chiudere l’anno con 266 milioni di euro di fatturato.

Il sostegno dell’Emilia Romagna attraverso la nuova società Art-ER (Attrattività, ricerca e territorio dell’Emilia-Romagna) sarà la riprova dell’efficienza di una società consortile nata per favorire la crescita sostenibile della Regione. Nulla a che fare con idee stataliste, ma un disegno strategico che parte dall’agroalimentare ecocompatibile.

1 thoughts on “Surgelati: Orogel sceglie la coltivazione “a residuo zero”

  1. poveri noi! non serve niente ad essere al passo coi tempi, perchè non rimanete indietro? il Futuro non è della Tecnologia, ma del Signore! il Digitale non è più importante! Non vi è bastato il Coronavirus? il coronavirus ci dice di Fermare e Riflettere, invece no! Basta un Attacco Hacker o una devastante Tempesta Solare per Distruggere Le Tecnologie! è giusta Punizione! puntiamo solo sulla Tradizione, non innovazione, Slogan: “Chi Innova, FALLISCE!”, “Chi Punta Sulla Tradizione, VINCE!” se non mi Ascoltate, Peggio Per Voi! Abbandonate Industria 4.0

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