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Pitruzzella: rating per le banche a tutela dei consumatori

Il presidente dell’Authority, Giovanni Pitruzzella, in commissione Industria del Senato: “Potere sanzionatorio affidato alla Banca d’Italia”.

Pitruzzella: rating per le banche a tutela dei consumatori

Un rating di correttezza delle banche ma soprattuto la tutela dei consumatori affidata all’Antitrust. Lo chiede il presidente dell’Authority, Giovanni Pitruzzella, sentito dalla commissione Industria del Senato che sta esaminando il decreto che reintroduce le commissioni bancarie a fronte della concessione di crediti e fidi.

La tutela del consumatore e’ questione che sta particolarmente a cuore a Pitruzzella, “un punto cruciale che merita di essere preso nella massima considerazione”. E per Pitruzzella “riveste particolare importanza il fatto che il consumatore possa contare su un corpo di regole chiare e univoche, il cui enforcement sia affidata a un soggetto ben definito”. Il presidente dell’Antitrust rimarca il rischio di un “grave vulnus” per i consumatori per i quali “sussiste la concreta possibilità di restare sprovvisti di tutela in ambiti quali i settori della comunicazioni, dell’energia, del credito”. E dunque “appare necessario ribadire la centralitta’ nell’ordinamento del codice del consumo come baluardo a tutela degli interessi dei consumatori e la sua applicazione da parte della sola autorita’ garante della concorrenza e del mercato, individuata dal legislatore a tale scopo”. 

Quanto al provvedimento all’esame della commissione, che insieme alla reintroduzione delle commissioni prevede anche l’istituzione di un osservatorio sulla erogazione del credito, l’Antitrust lo giudica “un efficace punto di equilibrio tra le esigenze di rendere conoscibili e trasparenti le condizioni che regolano i rapporti delle imprese con le banche”. Ma suggerisce anche l’introduzione di uno specifico “potere sanzionatorio” in capo alla Banca d’Italia per le ipotesi in cui le banche omettano o ritardino di fornire le informazione e le motivazioni richieste, e la laborazione e diffusione di una sorta di “rating di corretezza” della banche nell’erogazione del credito. Sarebbe uno strumento – spiega Pitruzzella – che esponendo le banche a un giudizio pubblico, produce effeti positivi sia sotto il profilo di una maggiore trasparenza informativa per il mercato e per i soggetti che vi operano, sia in termini di maggiore pressione competitiva per le banche.

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