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Piazza Affari gira in positivo grazie ai conti Usa: bene le banche, crolla il lusso

Dopo una mattinata incerta gira in positivo il listino milanese, grazie soprattutto ai confortanti dati che arrivano dagli Stati Uniti: stessi dati che, nonostante lo schock per l’attentato alla maratona di Boston, consentono alla Borsa di Wall Street di aprire positiva – Spread stabile intorno ai 310 pb – Vola il Btp Italia: superati i 10 miliardi.

Piazza Affari gira in positivo grazie ai conti Usa: bene le banche, crolla il lusso

Gira in positivo Piazza Affari (+0,5% a metà pomeriggio) dopo una mattinata incerta, e lo fa principalmente grazie ai confortanti dati che arrivano dagli Stati Uniti: stessi dati che, nonostante lo schock per l’attentato alla maratona di Boston, consentono anche alla Borsa di Wall Street di aprire positiva. Sul mercato secondario il Btp a 10 anni è stabile con rendimento al 4,31% e anche lo spread è esattamente invariato rispetto alla chiusura di ieri a quota 310 (dopo aver toccato quota 313 pb).

In mattinata era intanto proseguito il rush trionfale del Btp Italia, le cui richieste hanno superato i 10 miliardi (l’emissione chiuderà anticipatamente questa sera): la previsione è per una raccolta complessiva per 16 miliardi.

Intanto anche a Madrid il Tesoro ha piazzato 5 miliardi di Bonos a 6 e 12 mesi spuntando tassi in deciso ribasso: il rendimento dei semestrali è sceso allo 0,53% dallo 0,79% dell’asta precedente. Il rendimento del 12 mesi è sceso all’1,23% dall’1,36%.

A Milano bene Fiat e le banche Bper, Mps e Mediobanca: questi quattro titoli stanno trainando il listino italiano guadagnando intorno al 3% ognuno. In difficoltà invece, una volta tanto, i titoli del lusso: Ferragamo -1,6%, Tod’s -1,5% e Luxottica -1,4%.

Le altre Borse europee si mantengono però fiacche: pesa infatti il crollo della fiducia delle imprese tedesche ad aprile. L’indice calcolato dall’istituto Zew è sceso a 36,3 punti dai 48,5 punti di marzo. Gli analisti avevano previsto un calo minore, a quota 42 punti. Ad aver pesato sul clima di fiducia sono soprattutto le incertezze legate alla crisi del debito europea, che non appaiono ancora risolte. In forte arretramento anche l’indice sulle condizioni correnti, che passa da 13,6 a 9,2 punti.

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