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Pensioni, bastano 15 anni di contributi per quelle di vecchiaia

Ieri il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, ha annunciato il via libera a una circolare Inps che ripristina la salvaguardia prevista nella riforma delle pensioni firmata 19 anni fa da Giuliano Amato: chi ha versato 15 anni di contributi entro il 1992 potrà andare in pensione di vecchiaia una volta raggiunti i requisiti anagrafici.

Pensioni, bastano 15 anni di contributi per quelle di vecchiaia

Per ottenere la pensione di vecchiaia basteranno 15 anni di contributi, purché siano stati versati entro la fine del 1992. Problema risolto per circa 65 mila lavoratori, anche se ancora non è chiaro quali saranno i costi per lo Stato in termini di maggiore spesa previdenziale.

Ieri il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, ha annunciato il via libera a una circolare Inps che ripristina la salvaguardia prevista nella riforma delle pensioni firmata 19 anni fa da Giuliano Amato. Una norma che era stata abolita da una prima circolare dell’Istituto datata 14 marzo 2012 e su cui oggi arriva la marcia indietro. 

“Dopo aver salvaguardato 140 mila lavoratori e aver sciolto il nodo delle ricongiunzioni onerose – si legge nella nota del ministro – sono soddisfatta di poter risolvere un problema che riguarda circa 65 mila persone, la maggior parte delle quali sono donne”. 

L’Inps disinnesca così una potenziale bomba, dal momento che sindacati e Acli avevano preannunciato l’apertura di un contenzioso che avrebbe potuto rivelarsi ancora più spinoso della questione esodati. La tesi, supportata da autorevoli pareri legali, era che una circolare Inps non potesse modificare quanto disposto per via di legge, aumentando il requisito contributivo a 20 anni. Anche perché la riforma Fornero non aveva toccato la salvaguardia contenuta nel testo del 1992. 

Le persone che beneficeranno del provvedimento sono per lo più lavoratori impiegati in occupazioni discontinue (come servizi domestici, lavori agricoli o nello spettacolo), che – avendo maturato almeno 15 anni di contributi entro il ’92 – erano poi usciti dal mondo del lavoro convinti di poter ottenere la pensione di vecchiaia una volta raggiunti i requisiti d’età. Un diritto su cui adesso non c’è più alcun dubbio. 

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