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Pensione anticipata, Poletti: “Il taglio non sarà uguale per tutti”

“Occorre tenere insieme equilibrio economico e sociale” – Quanto alla stretta sui voucher, il ministro assicura che entro 10 giorni il decreto arriverà in Consiglio dei ministri

Pensione anticipata, Poletti: “Il taglio non sarà uguale per tutti”

Sulla flessibilità in uscita “stiamo riflettendo su due parametri: la compatibilità economica con il bilancio pubblico, quindi la sostenibilità, e l’equità sociale. La stessa cosa non si può fare per tutti: non si può fare via 3% per tutti”. Lo ha detto il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, a margine dell’Assemblea Rete Imprese, segnalando che si tratta di “una cosa molto complessa che deve tenere insieme equilibrio economico e sociale”.

A una domanda sull’ipotesi di rendere obbligatoria l’adesione ai fondi pensione, Poletti ha risposto: “Siamo ancora troppo indietro”.

Quanto alla stretta sui voucher, “entro 10 giorni porteremo in Consiglio dei ministri il decreto – ha aggiunto il ministro –. Se chiudiamo i voucher domattina, 3-400mila lavoratori li spediamo subito nel lavoro nero, io invece ne voglio 400mila in più. Perciò cambio, ricambio e ci metto le mani un’altra volta, se necessario, ma non butto via niente”.

In riferimento ai 100mila lavoratori che nel 2015 sono stati assunti con la decontribuzione triennale pur senza averne i requisiti – notizia diffusa ieri dall’Inps -, Poletti ha assicurato che “i furbi saranno duramente colpiti”

Eppure, “non credo che ci saranno effetti significativi e che cambieranno i numeri del Jobs Act – ha continuato il ministro –, parliamo di milioni di persone che li hanno utilizzati. Sono significativi invece i 400mila posti di lavoro stabili in più creati con il Jobs Act. Quello è un risultato straordinario”.

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