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Pagamenti Pa, Ue: Italia non aumenti debito

Il portavoce della Commissione europea ha sottolineato che “l’evoluzione del debito è uno dei criteri analizzati nel valutare la chiusura di una procedura di deficit eccessivo nei confronti di un paese membro”.

Pagamenti Pa, Ue: Italia non aumenti debito

Ridare fiato alle imprese creditrici è cosa buona, ma nel pagare le fatture arretrate l’Italia dovrà fare attenzione a non aumentare il debito pubblico “al di là dei limiti consentiti”. Lo ha detto oggi il portavoce della Commissione, Olivier Bailly, leggendo una dichiarazione del commissario Ue agli Affari economici Olli Rehn.

Il portavoce ha inoltre sottolineato che “l’evoluzione del debito è uno dei criteri analizzati nel valutare la chiusura di una procedura di deficit eccessivo nei confronti di un paese membro”. Il vicepresidente della Commissione Ue, Antonio Tajani, aveva invece invitato nei giorni scorsi le autorità italiane a pagare “tranquillamente” le fatture della pubblica amministrazione che ricadono sul debito.

Quanto alla fatture che ricadono sul deficit, la Commissione ha ribadito che si devono pagare “con urgenza”, ma “garantendo la chiusura della procedura di deficit eccessivo contro l’Italia”, che si può chiudere solo se Roma dimostra di saper restare sotto il 3% del deficit sul Pil per un periodo prolungato, di almeno due anni.

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