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Occupazione: +11% i posti di lavoro a fine anno, uno su tre per gli under 30

I dati del sistema Excelsior-Unioncamere evidenziano un incremento dei posti di lavoro offerti dalle imprese nell’ultimo trimestre rispetto allo stesso periodo del 2014 – Un’assunzione su tre è destinata agli under 30, un contratto su quattro è a tempo indeterminato. Nel Lazio, effetto-Giubileo

Il tasso di crescita destagionalizzato della domanda di lavoro sale del 10,9% rispetto al IV trimestre dell’anno scorso; le “entrate” programmate, tra assunzioni in senso stretto e altri tipi di contratto, sono oltre 191mila; i contratti a tempo indeterminato raggiungono il 25,4% e quasi un’assunzione su tre è destinata agli under 30. Nel Lazio le possibili ricadute economiche del Giubileo sostengono le attese delle imprese, che aumentano di un quarto i posti di lavoro offerti rispetto all’anno passato. Questi i dati più interessanti forniti dal Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro, nell’analisi riguardante le previsioni di assunzione delle imprese dell’industria e dei servizi tra ottobre e dicembre 2015. 

Le assunzioni a tempo indeterminato, in questo trimestre aumentano del 7,3% (e del 54,7% rispetto allo scorso anno), arrivando al 25,4% delle entrate totali (+7,2 punti l’incremento della quota su base annua). Calano, o rallentano, i contratti di apprendistato e quelli a tempo determinato, mentre, tra i contratti atipici, accelerano gli interinali (sia nell’industria che nei servizi), riprendono un certo vigore quelli con lavoratori a partita IVA (soprattutto nei servizi), mentre continua la tendenza negativa dei contratti di collaborazione.

La maggior fiducia nella ripresa, mostrata dalle imprese, si traduce anche in una più ampia disponibilità ad aprire le porte ai giovani: tra ottobre e dicembre, le assunzioni espressamente destinate a quanti hanno meno di 30 anni saranno 43.900.  L’aumento della domanda di giovani dell’ultimo trimestre 2015 interessa sia l’industria che i servizi e ogni circoscrizione territoriale, con il Nord Ovest che registra il valore massimo (34,8%) ed il Mezzogiorno che però segna il più elevato incremento (+3,9 punti rispetto a fine 2014, con una quota che raggiunge il 28,9% delle assunzioni programmate). 

Nel Lazio, l’effetto Giubileo si fa sentire nei programmi di assunzione delle imprese: +24,6% l’incremento delle entrate previste rispetto allo scorso anno, +16,4% quello rispetto al III trimestre. Con questo vero e proprio balzo in avanti, la regione della Capitale scavalca in termini di performance anche la Lombardia, che “si ferma” al +21% su base tendenziale e al +5,4% su base congiunturale. Al terzo posto l’Emilia Romagna, quindi il Friuli Venezia Giulia e la Puglia, sempre su base tendenziale. Dal momento che la ripartenza delle assunzioni ha velocità diverse nel Paese (come dimostrano i dati per macroripartizioni, con il Nord-Ovest che cresce del 16,6% su base annua e il Mezzogiorno che si ferma al +3,3%), sono 6 le regioni in cui le entrate totali previste dalle imprese si riducono rispetto al 2014: Marche, Calabria, Trentino Alto Adige, Umbria, Abruzzo e Sardegna.

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