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Mosaico per Procida: il vino che celebra Ischia capitale della cultura offerto a Papa Francesco

Consegnato da Gaetano Cataldo promotore dell’iniziativa. Per realizzarlo l’enologo Roberto Cipresso ha coinvolto 27 cantine di tutta la Campania per una tiratura limitata di 6.000 bottiglie

Mosaico per Procida: il vino che celebra Ischia capitale della cultura offerto a Papa Francesco

Mosaico per Procida il vino realizzato da 27 cantine della Campania per celebrare Procida capitale della cultura italiana 2022 è stato  oggetto di dono a Papa Francesco in occasione dell’udienza Générale  di sabato 1 ottobre.  A consegnarlo al Pontefice Gaetano Cataldo animatore di Identità Mediterranea che unitamente a Roberto Cipresso, winemaker di fama internazionale ha portato al termine il progetto di un vino celebrativo dell’Isola riuscendo a coinvolgere le cantine della regione nel primo progetto unitario dell’enologia della Campania.

Per Gaetano Cataldo quello che rende un unicum Mosaico per Procida è che è un progetto spontaneo e non finanziato, l’esempio di una rete che testimonia una dimostrazione dei valori a cui si sentono legati tutti protagonisti di questa impresa, una prova del loro attaccamento alla cultura e di intelligenza imprenditoriale collettiva

“Questo vino – sottolinea dal canto suo Antonio Lucisano, esperto di valorizzazione di prodotti agroalimentari di qualità – brinda alla grande bellezza ed indica la strada che dovremo seguire in futuro, quella della solidarietà, della contaminazione e della condivisione. Nonostante Napoli sia la meta più ambita nell’ambito del turismo enogastronomico, non riusciamo a cogliere neppure il 10 per cento delle infinite possibilità che abbiamo di fronte. Perché ci sono aziende troppo piccole o a conduzione familiare, quindi senza eccessiva capacità di visione rispetto a quello che il mercato chiede. Per cementare la nostra reputazione il presupposto indispensabile è quello di restare insieme”.

Mosaico per Procida con una tiratura limitata di circa 6000 bottiglie è la prima bottiglia celebrativa certificata in blockchain, presentata allo scorso Vinitaly in contemporanea in 30 stand diversi tra Campania, Marche e Toscana e verrà portata a March of Dimes dove sarà battuta all’asta tra i vip più in vista degli Stati Uniti a fini di beneficienza. Il vino è opera di Roberto Cipresso che ha fornito consulenze, dalla Croazia alla California, dalla Spagna all’Argentina, già interprete del vino celebrativo per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia su commissione della Presidenza della Repubblica, del vino celebrativo per Papa Giovanni Paolo II e per Papa Francesco Bergoglio. Cipresso realizzato una cuvée di vini provenienti da cantine della regione attentamente selezionate secondo principi di territorialità, sostenibilità ambientale, qualità ed enologia etica che ha richiesto mesi di studi e di intenso lavoro. In quel vetro sono confluiti nomi altisonanti della enologia italiana, che rimandano a grandi tradizioni storiche ma anche ai livelli di eccellenza raggiunti dai viticoltori campani in questi ultimi anni a livello nazionale e internazionale: Falanghina, Fiano, Greco, Coda di Volpe, Asprinio, Biancolella.

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