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Moda, il mismatch colpisce anche qui: fabbisogno di 7mila lavoratori all’anno

Le aziende non trovano le competenze che cercano e nel lungo periodo faranno fatica a sostituire i lavoratori che andranno in pensione. Confindustria Moda predispone attività di formazione per contribuire a colmare il mismatch

Moda, il mismatch colpisce anche qui: fabbisogno di 7mila lavoratori all’anno

Il mismatch tra domanda e offerta di lavoro colpisce anche la Moda Made in Italy, alla ricerca di lavoratori che però non riesce a trovare. Lo certifica Confindustria Moda, la federazione italiana che riunisce le sette associazioni del Tessile, Moda e Accessorio Made in Italy, secondo cui su un fabbisogno annuale di circa 9 mila profili tecnici specializzati nel settore, il sistema educativo ne forma poco più di duemila. Numeri alla mano, l’industria della Moda e dell’Accessorio soffre dunque di un fabbisogno non soddisfatto di personale di circa 7 mila lavoratori all’anno. 

Nel corso della conferenza stampa, che si è tenuta mercoledì nella cornice della fiera mondiale Milano Unica, il Comitato Education di Confindustria Moda ha fatto il punto sulle principali attività di formazione che sta realizzando per contribuire a colmare un divario tra domanda e offerta che che genera due ordini di problemi. Il primo, nel breve periodo, con la difficoltà delle aziende di trovare nel mercato le competenze che cercano. Il secondo, nel medio-lungo periodo, con l’impossibilità che ci sarà sia di sostituire i professionisti che andranno in pensione, sia di essere pronti per la transizione industriale che le sfide della digitalizzazione e della sostenibilità richiedono. 

Moda quali sono le figure più ricercate

Ma di che tipo di professionalità stiamo parlando? Il calcolo di Confindustria Moda è stato effettuato sui dati di Unioncamere e fa riferimento soprattutto alle figure tecniche e agli operai specializzati, non includendo invece il fabbisogno di Chimici e Meccatronici dei quali c’è forte richiesta nel settore.

Formazione: i 5 progetti del Comitato Education di Confindustria Moda

Come detto, il Comitato Education di Confindustria Moda sta portando avanti dei progetti volti a colmare il mismatch, a supportare le aziende nelle attività di ricerca e guidare gli studenti e le famiglie che il prossimo gennaio 2024 completeranno le iscrizioni alle scuole superiori per l’anno scolastico 2024/2025.

Uno di questi è il progetto Train for Digital, un’iniziativa nazionale che ha come capofila la Fondazione ITS MITA – Made in Italy Tuscany Academy e che permetterà di finanziare, grazie all’ottenimento di circa 1 milione di euro in seguito all’assegnazione di un bando, un progetto di formazione rivolto ai neet affinché acquisiscano nuove competenze digitali e possano essere inseriti nel mondo del lavoro. C’è poi il Fashion Talent Days, evento di tre giorni  (13, 14 e 15 novembre 2023) interamente digitale, organizzato in collaborazione con Umana, nel corso del quale i giovani diplomati e i neolaureati hanno l’opportunità di presentarsi alle aziende e le società di tutti i comparti del Sistema Moda, a loro volta, raccontano sé stesse e le loro necessità in termine di acquisizione di risorse umane. 

Un’altra iniziativa portata avanti da Confindustria Moda è Notti della Moda che mira a illustrare a studenti e famiglie l’eccellenza formativa degli Istituti Tecnici Professionali del settore Tessile, Moda e Accessorio. In collaborazione con Rete TAM, verranno organizzate a ottobre aperture speciali e fuori orario di lezione degli oltre 100 Istituti aderenti alla rete, mostrando alla cittadinanza le collezioni create dagli studenti degli istituti. 

Ci sono poi Expo Training, fiera alla quale Confindustria Moda parteciperà il 7 e l’8 novembre, e Pmi Day, in programma il 17 novembre per promuovere la cultura d’impresa. La giornata prevede una visita dei giovani alle aziende durante la quale viene spiegata ai ragazzi l’iniziativa, l’attività di Confindustria, i settori rappresentativi del territorio e le figure professionali ricercate, oltre alla storia dell’azienda che andranno a visitare. 

Paolo Bastianello, presidente del Comitato Education di Confindustria Moda, commenta “Che tutto il settore agisca come sistema è la prima e fondamentale premessa per riuscire a risolvere questo problema. Di fondamentale importanza poi continuare a costruire rapporti e relazioni con le Istituzioni e tutti gli enti terzi in grado di supportarci. Ma, infine, è fondamentale la collaborazione delle aziende: se in Italia mancano laboratori per formare i tecnici, le aziende devono aprire i loro e metterli a disposizione degli studenti”

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