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Migranti: aperta stazione Budapest, assalto ai treni che non partono

Assalto ai treni quando, alle 8,15 di questa mattina le autorità hanno riaperto le porte della stazione Keleti, la più importante di Budapest – Ma i treni non partono: le ferrovie hanno annunciato che sono fermi i collegamenti con l’occidente, fino a nuovo ordine

Migranti: aperta stazione Budapest, assalto ai treni che non partono

Assalto ai treni quando, intorno alle ore 8,15 di questa mattina è stato riaperto l’ingresso principale della stazione Keleti di Budapest, la più importante della capitale ungherese. Immediatamente centinaia di migranti, che da due giorni sono appollaiati davanti alla stazione Keleti dopo gli scontri dei giorni scorsi con le forze dell’ordine magiare, hanno invaso nuovamente le banchine della stazione e preso d’assalto un treno fermo a uno dei binari. Si tratta di un treno diretto verso ovest ma che non oltrepasserà i confini ungheresi fermandosi a Sopron, città al confine con l’Austria. Molti migranti ritengono che con il treno diretto a Sopron potranno raggiungere poi nei prossimi giorni la Germania.

Le ferrovie hanno annunciato al pubblico che per il momento nessun nuovo treno internazionale. “Nell’interesse della sicurezza dei trasporti ferroviari, la compagnia ha deciso che i collegamenti diretti tra Budapest e l’Europa occidentale non saranno in servizio fino a nuovo ordine”, hanno annunciato in una nota le ferrovie ungheresi.

Il presidente della Commissione Europea Jean Claude Juncker, intende portare a 32mila a 120mila il numero di richiedenti asilo da ridistribuire nei Paesi Europei, un’ipotesi che sicuramente alleggerirebbe la situazione in Italia e Grecia, Paesi maggiormente vicini ai fronti di crisi, ma che non è affatto gradita dai Paesi dell’Europa centrorientale.

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