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Merkel avverte Hollande: impossibile rinegoziare il fiscal compact

Il portavoce della cancelliera tedesca Angela Merkel, Steffen Seibert, avverte che “non è possibile” rinegoziare il patto europeo sul rafforzamento della disciplina di bilancio – L’avvertimento arriva a poche ore dalla vittoria di Hollande in Francia – La Grecia “attui gli impegni” su risanamento dei conti e riforme strutturali.

Merkel avverte Hollande: impossibile rinegoziare il fiscal compact

A poche ore dalla vittoria di François Hollande alle presidenziali francesi, dopo i convenevoli di rito, la Germania mette le mani avanti. Il portavoce della cancelliera tedesca Angela Merkel, Steffen Seibert, avverte che “non è possibile” rinegoziare il patto europeo sul rafforzamento della disciplina di bilancio

“Non si può cambiare linea a ogni elezione e se si rivedesse il Patto – ha aggiunto la cancelliera in persona, secondo quanto riporta Dow Jones – anche la Grecia vorrebbe un nuovo accordo” sui termini in base ai quali le sono stati concessi aiuti europei e internazionali. Invece “è della massima importanza” che la Grecia attui pienamente gli impegni presi su risanamento dei conti e riforme strutturali.

Insomma, giù le mani dal “fiscal compact”: i termini dell’intesa non possono esser modificati prima ancora di cominciare a percorrere la strada del rigore. Una precisazione scontata quella di Berlino, e tuttavia necessaria, considerando i propositi espressi chiaramente nel corso della campagna elettorale dal nuovo inquilino socialista dell’Eliseo. Hollande da subito si è proposto agli elettori francesi come l’uomo della crescita, da affiancare necessariamente al capitolo dell’austerity. 

Le politiche del rigore finanziario, secondo il numero uno della gauche, non devono essere rinnegate, ma è necessario che l’Europa non si lasci condizionare dall’ossessione per la rigidità dei conti. Un’impostazione che inevitabilmente ha creato tensione sui mercati, mettendo fortemente in discussione quell’asse Parigi-Berlino creato sotto il governo Sarkozy che negli ultimi anni ha guidato le scelte di politica economica all’interno dell’eurozona. 

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