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Mediobanca, crolla l’utile (-78%) ma Core Tier 1 cresce all’11,5%

Piazzetta Cuccia chiude il bilancio del 2011-2012 con un utile di 80,9 milioni di euro – Pesano 573 milioni di svalutazioni su titoli Telco, Rcs e della Grecia – Proposto un dividento di 0,05 euro per azione – Migliora la situazione patrimoniale – A Piazza Affari il titolo affonda perdendo oltre il 3%.

Mediobanca, crolla l’utile (-78%) ma Core Tier 1 cresce all’11,5%

Brutte notizie in arrivo dal bilancio di Mediobanca ha chiuso nel giugno 2012. L’istituto di Piazzetta Cuccia ha segnato un utile netto di 80,9 milioni di euro, in calo del 78,1% rispetto al risultato dell’anno precedente. Tuttavia nel quarto trimestre ha registrato una perdita netta di 24 milioni, più che dimezzata rispetto al rosso di 50,3 milioni del quarto trimestre dell’esercizio precedente. I ricavi si sono attestati a 1.990 milioni, in lieve calo rispetto ai 1.983 milioni del 2011 e con un margine di interesse stabile a 1.070 milioni. Sono diminuiti del 4% invece i costi operativi per un cost/income che scende al 40%.

Verso le ore 1.5.00 a Piazza Affari il titolo Mediobanca lascia sul campo il 3,64% a 4,072 euro per azione.

A gravare sul risultato di quest’anno sono state svalutazioni sui titoli in portafoglio per 573 milioni. Di questi 191 milioni sono da attribuire a una riduzione del valore delle partecipazioni in Telco (113 milioni corrispondenti a 1,5 euro per azione Telecom Italia) e Rcs (78 milioni di cui 23 milioni nel quarto trimestre con un valore di 1 euro per azione). I restanti 382 milioni riguardano titoli disponibili per la vendita (Afs): nel quarto trimestre si sono aggiunte svalutazioni per 132,7 milioni sui cashes UniCredit e 12 milioni su titoli greci. Nel complesso i possessi azionari di titoli disponibili per la vendita si sono ridotti a 1,9 miliardi (da 3,9), mentre i titoli di Stato in portafoglio sono aumentati a 9,2 miliardi (da 5,4) e sono rappresentati “prevalentemente” da titoli italiani con durata triennale.

Il Cda ha proposto la distribuzione di un dividendo di 0,05 euro per azione, contro gli 0,17 euro dello scorso esercizio, con un payout del 52%. Lo stacco della cedola è previsto il 19 novembre.

Una soddisfazione invece arriva sulla situazione patrimoniale: il Core Tier 1 è aumentato all’11,5% dall’11,2% dello scorso esercizio.

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