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L’effetto Letta dà slancio alla Borsa: Piazza Affari (+0,68%) è l’unica in rialzo in Europa

La conferma e il rafforzamento del Governo dà fiato alla Borsa che è l’unica in rialzo nel Vecchio continente – Exploit di Finmeccanica (+7,58%) sulle voci della cessione di Ansaldo Energia anche se Saccomanni frena – Sprint di Mediobanca, Intesa, Azimut e A2A – Realizzi sulle due Autogrill, su Pirelli e Luxottica – Euro ai massimi da gennaio sul dollaro

L’effetto Letta dà slancio alla Borsa: Piazza Affari (+0,68%) è l’unica in rialzo in Europa

PIAZZA AFFARI SALE MA FRENA GLI ENTUSIASMI
IN EVIDENZA MEDIOBANCA E FINMECCANICA

In salita ma senza euforia. Piazza Affari saluta l’esito del voto in Parlamento con un rialzo moderato, inferiore al balzo della mattinata quando , dopo il voto del Senato, l’indice Ftse Mib era salito dell’1,8% fino a 18.304 punti, livello che non si vedeva dal 2011.

Alla fine l’indice chiude a +0,68% a quota 18.098.

Le vicende italiane non influenzano gli altri mercati, concentrati sullo shutdown in Usa.

Francoforte è in calo dello 0,7%, Parigi dello 0,92%, Londra dello 0,5% e Zurigo -0,17%, Madrid sale dello 0,17%.

Anche il Btp si è rafforzato in tarda mattinata con un rendimento del decennale al 4,34% (-6 punti base), e uno spread con il Bund a 251 punti base (-9 punti base). Ma in serata la forbice si è riportata a 256 pb.

Il differenziale con il Bono spagnolo, che rende il 4,21% (+5 punti base) è a 13 punti base, stamattina era 26 punti base.

L’euro torna a vedere quota 1,36 dollari per la prima volta da gennaio sulle parole del governatore della Bce Mario Draghi che oggi, in conferenza stampa ha nuovamente ribadito di essere pronto a utilizzare qualsiasi misura per sostenere la congiuntura, inclusa la possibilita’ di una nuova super-asta a lungo termine (o Ltro).

La Borsa americana è in calo nel secondo giorno di parziale shutdown a Washington, la chiusura delle amministrazioni federali in seguito al mancato accordo sul bilancio.

Gli indici Dow Jones e S&P scendono rispettivamente dello 0,53% e dello -0,41%, Nasdaq -0,29%.

Gli investitori sono fiduciosi sul fatto che entro pochi giorni si arrivi a un compromesso politico e la situazione possa tornare alla normalità. Ma dal Congresso Usa non arrivano segnali di nuovi negoziati in corso.

Oggi sono stati diffusi dati non confortanti sul mercato del lavoro americano. A settembre le aziende private censite dalla società di ricerca Adp hanno aumentato il numero dei loro dipendenti solo di 166mila unità, in calo dai 176mila di agosto e meno dei 180mila stimati in media dagli economisti.

A Milano salgono le banche nonostante che il Fondo Monetario Internazionale abbia puntato l’indice sulla loro posizione patrimoniale che frena la capacita’ di credito al sistema.: Unicredit +2,35%, Ubi Banca +2,79%, Banco Popolare +2,84%.

In grande evidenza Mediobanca +6,06% grazie al patto di sindacato snello emerso dopo le disdette.

Intesa +4,71%.

La migliore blue chip è però Finmeccanica +7,58%: gli investitori scommettono su un’imminente soluzione alla vendita di Ansaldo Energia dopo l’incontro al vertice a Palazzo Chigi tra Alessandro Pansa (il ceo) ed Enrico Letta. Ansaldo Sts -0,14%.

Le prese di profitto penalizzano Autogrill -3,83% e World Duty Free -2%.

Fiat -0,65%.

Telecom Italia ha accusato una frenata dell’1,25% alla vigilia del cda nel corso del quale il presidente Franco Bernabe’ molto probabilmente si presentera’ dimissionario.

Enel sale dello 0,75, Eni perde lo 0,4%.

Tra i titoli della galassia Berlusconi. Mediaset- 1,26%, Mediolanum +1,37%, Mondadori+1%, Ei Towers -0,1%.

Nel lusso Tod’s -0,43%, Luxottica -2,54%.

Yoox-2,8%, accelera la discesa, ottavo ribasso consecutivo dopo la notizia, di qualche giorno fa, che il socio principale ha dimezzato la quota.

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