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Le banche spingono al rialzo Piazza Affari, gli analisti premiano Generali e Pirelli

Malgrado il rinvio della rivalutazione delle quote di Banca d’Italia, il settore del credito trascina al rialzo la Borsa di Milano, anche se le mosse della Fed innervosiscono i mercati – Rallenta l’Eurozona, ma Merkel insorge contro le accuse al rigorismo tedesco – Gli analisti apprezzano Generali e Pirelli, ma non altrettanto Mediaset e Saras.

Le banche spingono al rialzo Piazza Affari, gli analisti premiano Generali e Pirelli

Grazie alle banche, la Borsa di Milano risale in terreno positivo dopo l’avvio in rosso. L’indice FtseMib cresce dello 0,31%, a quota 18.785.

Parigi scende dello 0,36%, Francoforte -0,45%, Madrid -0,18%, dopo che dai verbali dell’ultima riunione del Fomc, il comitato per la politica monetaria della Fed, sono emersi segnali che la Banca centrale americana potrebbe ridurre il programma di stimoli monetari all’economia già nei prossimi mesi. Londra sale dello 0,13%.

La fragile ripresa del settore privato nella zona euro ha inaspettatamente rallentato il passo a novembre, nonostante la ritrovata crescita della Germania, anche a causa della brusca frenata della Francia. Osserva Chris Williamson, capo economista di Markit che cura l’indice Pmi: “La produzione – escluse Francia e Germania – è salita per il quarto mese di fila, segno che la regione sta tornando a crescere, ma il ritmo di espansione è stato a novembre il più basso di questi quattro mesi”.

“A volte sorprende il tenore di certe discussioni”, ha detto Angela Merkel, riferendosi alle polemiche su un eccessivo rigore tedesco. “Abbiamo un debito a circa l’80%”, a fronte di un obiettivo dei Trattati al 60%, “non facciamo altro che lavorare per rientrare, in circa 10 anni, nei parametri cui siamo vincolati”.

Oggi pomeriggio negli stati Uniti sarà diffuso il dato sulle richieste di nuovi sussidi di disoccupazione. Il dollaro oggi consolida i guadagni di ieri ed è scambiato a 1,342 contro l’euro. L’oro ieri è sceso del 2,5% a 1.247 dollari l’oncia, quotazione confermata stamattina.

A Milano le banche, nonostante il rinvio del decreto sulla rivalutazione delle quote di Bankitalia (manca l’ok della Bce), sono le protagoniste del rimbalzo: Unicredit +1,17%, Intesa +1,47%, Monte Paschi +1,07%, Ubi +1,96%. 

Quanto a Bpm (+1,15%), Piero Giarda ha sciolto la riserva e presenterà la lista per il rinnovo del Cds che lo vedrà come capolista e quindi come candidato alla presidenza dell’organo di sorveglianza nell’assemblea del 21 dicembre. 

Fiat -0,09%, Finmeccanica +0,48%. StM +0,25% dopo il +4% di ieri. Buzzi Unicem -0,81%, Cnh Industrial -1,12%. Eniarretra dello 0,8%, Saipem sale dello 0,39%. Enel -1,7%. Telecom Italia +0,44%, su aspettative di cessione delle torri in Brasile. Poltrona Frau -4,2%, ieri si è concluso con successo il collocamento presso investitori istituzionali del 4,8% del capitale.

I giudizi degli analisti influiscono su diversi titoli:

– Generali, +0,36%: JP Morgan ha alzato il target price da 20 a 21 euro, con raccomandazione overweight. Kepker Cheuvreux (buy) premia l’operazione di vendita di Fata per 179 mln di euro a Cattolica Assicurazioni (+0,2%) . Oltre a liberare risorse e migliorare il capitale, l’operazione avvicina Generali al target di 4 miliardi derivante dalle cessioni.

– Pirelli, +1,26%: Hsbc ha alzato il giudizio a overweight da neutral, portando il target price a 13,5 euro da 11 euro.

– Mediaset perde lo 0,95% dopo che Goldman Sachs ha tagliato a neutral il giudizio sui media europei.

– Saras, -1,3%: SocGen ha tagliato il giudizio a hold da buy, target price a 0,98 euro da 1,19 euro.

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