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L’auto suona la carica in Europa e Fca vince in Italia e negli Usa

I mercati fiutano l’aria di ripresa nell’industria di tutta Europa, che le vendite di auto simboleggiano, e Fca vince in Italia e negli Usa – Grecia però sempre in bilico – Yoox non si ferma – Oggi l’addio di Gtech a Piazza Affari – Hsbc promuove Enel e Terna – Banche in ordine sparso – In Germania risparmiatori in fila per comperare Bund a tassi negativi

L’auto suona la carica in Europa e Fca vince in Italia e negli Usa

In attesa dei dati sull’occupazione Usa, in arrivo domani a Wall Street chiusa per il venerdì santo, le Borse asiatiche registrano un rialzo tecnico: Tokyo rimbalza +1,3% grazie alle ricoperture degli hedge fund dopo le forti vendite allo scoperto. Su anche l’Australia in attesa del prossimo taglio dei tassi.

In forte discesa stamani il petrolio, in attesa che la Pasqua porti l’accordo sul nucleare iranian0.

I dati negativi dall’economia Usa hanno frenato Wall Street di nuovo in terreno negativo: Doww Jones -0,44%, S&P -0,49% e Nasdaq -0,42%

I dati Adp sui nuovi assunti segnalano un dato peggior del previsto, così come l’indice di attività del settore manifatturiero. Si allontana così l’aumento dei tassi, a danno del dollaro che stamane tratta a 1,0761 sull’euro.

Frenano intanto le vendite di auto a danno di Ford -1,4% e Gm -2w%.

Da segnalare che Donald’s ha annunciato l’aumento della paga oraria per 90.000 lavoratori in 1.500 punti ristoro. La società pagherà un dollaro di più del minimo legale.

Ottimo esordio di GoDaddy +30%, la società che aiuta le piccole e medie imprese nella gestione dell’economia digitale.

L’INDICE PMI SPINGE L’EUROPA. MILANO E’ LA BORSA TOP

Le Borse europee hanno invece iniziato bene il secondo trimestre: l’indice Stoxx 600 sale dello 0,3% nel finale di seduta. L’indice benchmark ha chiuso i primi tre mesi del 2015 con un rialzo del 16,6%, il miglior risultato dal terzo trimestre del 2009.

Si fa sentire sull’industria l’effetto positivo dell’euro debole. In Italia l’indice dell’attività manifatturiera è ai massimi da 11 mesi, prende quota la speranza dell’uscita dalla recessione. I dati sull’export sono i migliori da nove mesi.

Piazza Affari+ 0,87% si è spinta sui massimi degli ultimi 5 anni. L’indice Pmi manifatturiero è in forte ripresa sia in Italia che nel resto dell’eurozona, con l’eccezione della Francia.

Parigi guadagna lo 0,7%, Francoforte lo 0,4%. Madrid +0,42%.

GERMANIA A TASSO ZERO. ATENE VERSO IL DEFAULT GIA’ IL 9 APRILE

Il pesce d’aprile è arrivato da Atene il ministro Nikos Voutzis, in un’intervista allo Spiegel, ha confermato che la Grecia, se non arrivano quattrini dalla Ue, non sarà in grado di restituire il 9 aprile i 450 milioni della terza rata dovutal Fondo Monetario. La successiva smentita non è convinto i mercati: lo spread Btp Bund chiude la seduta a 110 bp, in parziale recupero rispetto ai 113 toccati dopo la notizia, ma sopra i 106 della mattina.

Intanto prosegue, con effetti paradossali, la cors al Bund che ieri ha toccato un rendimento dello 0,17%. La Germania ha collocato 3,39 mikiardi di titoli a 5 anni al rendimento dello 0,1%: gli operatori si sono messi in fila per comprare carta che genera un rendimento negativo.

 
YOOX DA TRE GIORNI E’ LA MIGLIOR BLUE CHIP

Continua la corsa agli acquisti su Yoox +9,48% a 28,4 euro dopo l’11% abbondante di martedì sull’onda della notizia dell’integrazione con Net-à-Porter. Il titolo della società bolognese di e-commerce vanta da tre giorni la miglior performance tra le blue chips.

Fioccano i pareri positivi dei broker: Kepler Chevreux passa da reduce a hold ma con un target price di 25 euro, inferiori alle quotazioni. Equita sale da 18,5 a 26 euro. La valutazione più generosa èdi JP Morgan da 23 a 31 euro.

GTECH LASCIA PIAZZA AFFARI. IN ROSSO

Congedo in rosso da Piazza Affari di Gtech -3,2%. Per la società della suderia De Agostini quella di oggi sarà l’ultima media nella Borsa italiana prima del trasferimento alla City. La società ha infatti reso noo che si sono ormai verificate tutte le condizioni necessarie per procedere alla fusione con l’americana Igt. Di qui il via libera al merger che avrà effetto dal prossimo 7 aprile. Dopo inizierà l’iter per procedere alla quotazione del titolo a Londra

AUTO +15% IN ITALIA. FCA FA MEGLIO E IN USA BATTE FORD E GM

Fiat Chrysler -0,2% prima dei dati sulle immatricolazioni rese note in serata. Il gruppo ha registrato a marzo in Italia vendite leggermente superiori al mercato: 15,2 contro 15%, un dato influenzato da un giorno lavorativo in più.

Ennesimo segno positivo per Chrysler in Usa: +2%, un dato importante perché in controtendenza con i ribassi di Ford, General Motors e Honda.

Entra infine nel Gec, la squadra dei collaboratori più stretti di Sergio Marchionne il responsabile del design Ralph Guilles in sostituzione di Lorenzo Ramacciotti.

In rialzo Finmeccanica +2,53%. Giù -1% Stm.

 

STOP PER RAI WAY. MA MEDIASET FESTEGGIA

Forte balzo di Mediaset +3,5% favoprita dal ternd in ripresa dei consumi, e per niente svantaggiata dalle prospettive di riforma della Rai.

 L’Antitrust ha intanto detto ieri che l’Opas su Rai Way -0,8% da parte di Ei Towers -1,1%, “nella configurazione e nel perimetro descritti (…) non è suscettibile di essere autorizzata”. A questo punto i possibili sbocchi per EI Towers, oltre a una revisione dei termini dell’offerta, potrebbero essere il coinvolgimento di F2i o Cdp; remota ma non esclusa la cessione della società da parte di Mediaset.

 

HSBC PROMUOVE ENEL E TERNA

Fa bene al paniere Ftse Mib il grande balzo in avanti di Enel +3,09% a 4,342 euro. La spinta al titolo arriva da Hsbc che, nell’ambito dell’aggiornamento delle modalità di calcolo del rating ha alzato a buy il giudizio sull’utility del Tesoro. Anche Terna +1,12% è stata promossa dalla banca inglese: da underweight a hold, target price da 3,9 a 4,2 euro. Salgono anche Snam +1,77% e 2° +1,76%.

Soffre Enel Green Power-1%: la società ha ceduto per 440 milioni il 49% dell’americana Egpna a General Electric.

 

BANCHE IN ORDINE SPARSO. PRESE DI BENEFICIO SU BPM E BPER

Da Segnalare infine una giornata ad andatura variabile per le banche nel giorno della conclusione della lunga vertenza contrattuale. Bene i Big: Intesa +1,2% ed Unicredit +1,11%. Incrementi più modesti per il Banco Popolare +0,7% e Monte Paschi +0,5%-.

Segnano il passo, dopo i forti rialzi, Bpm -0,46% e Bper -1,41%

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