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La Mostra del Cinema di Venezia pronta al via: a Benigni il Leone d’oro

Mercoledì 1 settembre apre la 78 esima Mostra del Cinema di Venezia diretta da Alberto Barbera. Sul palco della sala Grande (Palazzo del Cinema del Lido) in occasione della cerimonia di inaugurazione ci sarà Serena Rossi a condurre la serata.

La Mostra del Cinema di Venezia pronta al via: a Benigni il Leone d’oro

Una mostra del Cinema molto attesa e che vede in questi giorni a Venezia l’arrivo di numerose celebrità e persone che parteciperanno alla kermesse dopo un difficile periodo causato dalla pandemia. Sicuramente questa lunga attesa ha reso il Festival ancora più interessante e in attesa di vedere la consegna del Leone d’oro alla carriera a Jamie Lee Curtis e Roberto Benigni, riportiamo i film (e registi) in programma che parteciperanno al Concorso e non solo.

Cosi si dichiara Alberto Barbera “Nelle previsioni di tutti, l’autunno 2021 dovrebbe essere il momento della tanto desiderata ripartenza, più volte rinviata tra lo sconcerto generale. Non ne siamo più così sicuri, pur se ci sostiene una grande fiducia nella scienza e nella capacità umana di reagire anche alle peggiori disgrazie. Da qui la decisione di realizzare in presenza e con ancora maggior convinzione dell’annus horribilis che ci ha preceduto, la prossima Mostra del Cinema della Biennale di Venezia, declinando la 78.a edizione che precede di un solo anno la celebrazione del novantesimo anniversario della sua nascita, che risale all’agosto 1932. Lo faremo all’insegna, ancora una volta, di una calcolata prudenza, affrettandoci lentamente, come suggeriva il sommo imperatore Augusto. Cioè, senza indugi, ma con cautela. E senza perderci d’animo, secondo la chiosa del poeta Nicolas Boileau. Consapevoli della responsabilità che ci attende e delle aspettative di tanti riposte sul primo festival destinato ad aprire la nuova stagione di quel calendario non scritto che scandisce la vita dei cinematografari (detto senza la sfumatura spregiativa che talvolta accompagna l’uso del termine).”

Le personalità chiamate a fare parte della Giuria del Concorso di Venezia 78 sono:

Bong Joon-ho – presidente (Corea del Sud), regista e sceneggiatore premio Oscar, è una delle voci più originali del cinema contemporaneo. È autore di pietre miliari del cinema coreano quali Memories of Murder (2003), The Host (2006) e Mother (2009). Ha ottenuto la consacrazione definitiva a livello internazionale nel 2019 grazie a Parasite, vincitore di una lunga serie di prestigiosi riconoscimenti tra cui la Palma d’oro a Cannes, un Golden Globe, un Critics Choice Award, due BAFTA e quattro Oscar® per il miglior film, miglior film internazionale, miglior regista e miglior sceneggiatura originale. 

Saverio Costanzo (Italia), regista e sceneggiatore, ha presentato a Venezia La solitudine dei numeri primi (2010), il suo terzo film, tratto dal romanzo omonimo di Paolo Giordano, nonchè Hungry Hearts (2014) con Alba Rohrwacher e Adam Driver, che si sono aggiudicati le due Coppe Volpi per le migliori interpretazioni femminile e maschile. Ha diretto poi l’adattamento italiano di In Treatment stagione 1, 2 e 3, e la serie HBO L’amica geniale, da lui anche scritta e ideata, tratta dai best seller di Elena Ferrante, presentata a Venezia.

Virginie Efira (Belgio/Francia), attrice, ha interpretato Tutti gli uomini di Victoria, presentato nel 2016 a Cannes alla Settimana della Critica, ricevendo gli elogi della critica. Ha quindi preso parte al pluripremiato Elle (2016) di Paul Verhoeven e a Un amour impossible (2018) di Catherine Corsini, per il quale è stata nominata come miglior attrice ai César. Nella stessa edizione dei César ha ricevuto una seconda nomination, stavolta come non protagonista, nella commedia di successo 7 uomini a mollo (2018) di Gilles Lellouche. Nel 2019 ha recitato nella commedia drammatica Sibyl di Justine Triet, in concorso a Cannes, dove è tornata nel 2021 come protagonista del nuovo film di Paul Verhoeven, Benedetta

Cynthia Erivo (Gran Bretagna) è attrice teatrale e cinematografica, cantante e compositrice. Per la sua interpretazione nello spettacolo Il colore viola ha ottenuto numerosi riconoscimenti tra cui un Tony Award, un Grammy Award e un Daytime Emmy Award. Nel 2018 ha esordito al cinema con 7 sconosciuti a El Royale di Drew Goddard. Nello stesso anno ha recitato in Widows – Eredità criminale di Steve McQueen, presentato a Toronto. Nel 2019 è stata la protagonista di Harriet di Kasi Lemmons, grazie al quale ha ottenuto due nomination ai Golden Globe e due agli Oscar®, in entrambi i casi sia come migliore attrice protagonista, sia per la miglior canzone, Stand Up, di cui è co-autrice. Nel 2020 ha interpretato la detective Holly Gibney nella miniserie HBO The Outsider, tratta dall’omonimo romanzo di Stephen King. Nel 2021 è stata Aretha Franklin nella terza stagione della serie Genius, per la quale è stata nominata agli Emmy Awards.

Sarah Gadon (Canada), attrice e produttrice canadese, ha ottenuto visibilità internazionale grazie a A Dangerous Method di David Cronenberg, presentato in concorso a Venezia nel 2011. Ha proseguito la collaborazione con Cronenberg nei successivi Cosmopolis (2012) e Maps to the Stars (2014)Ha ricevuto il Canadian Screen Award per i suoi ruoli in L’altra Grace (2017), acclamata serie Netflix, ed Enemy (2013) di Denis Villeneuve. Sono state molto apprezzate dalla critica le sue interpretazioni in The Moth Diaries (2011) di Mary Harron, La ragazza del dipinto (2013) di Amma Asante, La mia vita con John F. Donovan (2018) di Xavier Dolan e Black Bear (2020) di Lawrence Levine.

Alexander Nanau (Romania), regista fra i più significativi del cinema rumeno, ha diretto a oggi quattro documentari presentati nei più importanti festival internazionali. Nel 2019 ha presentato fuori concorso a Venezia Collective, acclamato dalla critica internazionale, che si è aggiudicato l‘European Film Award come miglior documentario, oltre a una nomination ai BAFTA e, per la prima volta nella storia del cinema rumeno, due storiche nomination agli Oscar® come miglior film internazionale e miglior documentario. 

Chloé Zhao (Cina) è una regista, sceneggiatrice, montatrice e produttrice cinese. E’ nata a Pechino ed è cresciuta anche a Brighton, Inghilterra. Dopo essersi trasferita negli Stati Uniti, ha studiato Scienze politiche al Mount Holyoke College e Film Production alla NYU. Il suo debutto nel cinema, Songs My Brothers Taught Me, è stato presentato nel 2015 al Sundance. Il suo secondo film The Rider, era nel 2017 alla Quinzaine di Cannes e ha ottenuto l’Art Cinema Award. Il suo lavoro più recente, Nomadland, ha avuto nel 2020 l’anteprima a Venezia, dove ha vinto il Leone d’oro. Il film e Chloé Zhao hanno ottenuto un enorme successo vincendo Golden Globe®, BAFTA, DGA, PGA Awards e 3 Oscar®, per miglior regista, attrice protagonista e miglior film. Chloé Zhao ha diretto e co-sceneggiato Eternals (Marvel Studios), previsto per l’uscita il 5 novembre. 

La Giuria Venezia 78 assegnerà ai lungometraggi in Concorso i seguenti premi ufficiali: Leone d’Oro per il miglior film, Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria, Leone d’Argento – Premio per la migliore regia, Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile, Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile, Premio Speciale della Giuria, Premio per la migliore sceneggiatura, Premio Marcello Mastroianni a un giovane attore o attrice emergente.

La Giuria internazionale della sezione Orizzonti è composta da:

Jasmila Žbanić  presidente (Bosnia ed Erzegovina), regista e sceneggiatrice, è nata a Sarajevo nel 1974. Agli inizi ha lavorato come marionettista e come clown. Con il suo lungometraggio d’esordio Grbavica si è aggiudicata l’Orso d’oro alla Berlinale 2006, così come il premio dell’American Film Institute e altri. I suoi film, presentati ai più importanti festival e distribuiti in tutto il mondo, sono stati prodotti da Deblokada, un’associazione artistica di sua fondazione. Nel 2020 ha presentato in concorso a Venezia Quo Vadis, Aida? da lei scritto e diretto, nominato agli Oscar® e ai Bafta come miglior film internazionale.

Mona Fastvold (Norvegia), regista e sceneggiatrice, ha diretto il suo primo lungometraggio The Sleepwalker nel 2014, presentato in anteprima al Sundance. Il film è co-sceneggiato da Brady Corbet con il quale collabora anche in L’infanzia di un capo (2015), vincitore del premio Orizzonti per la miglior regia e del premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis” a Venezia. Ha scritto le sceneggiature di Vox Lux (2018), insieme al regista Brady Corbet, e di The Mustang(2019), insieme alla regista Laure de Clermont-Tonnerre. Nel 2020 ha presentato in concorso a Venezia World to Come

Shahram Mokri (Iran), regista, sceneggiatore e critico cinematografico, ha diretto il suo primo lungometraggio nel 2008, Ashkan, the Charmed Ring and other Stories, presentato al festival di Pusan. Nel 2013 il successivo Fish & Cat ha vinto il Premio Speciale Orizzonti per il contenuto innovativo a Venezia. Nel 2018 ha presentato Invasion a Berlino. Nel 2020 è tornato a Venezia con il suo terzo film, Careless Crime. Il film ha ottenuto il premio Hugo d’argento al Chicago Film Festival.

Josh Siegel (USA) è curatore della sezione cinematografica del MoMA di New York, per il quale ha organizzato numerose mostre. Nel 2007 ha ricevuto il MoMA’s Lee Tenenbaum Award. Per il MoMA si è occupato dell’acquisizione di molti film e numerose installazioni artistiche, entrate a far parte della collezione permanente del museo. Josh Siegel ha co-fondato To Save and Project: The MoMA International Festival of Film Preservation, un festival che presenta film restaurati da parte di filmmaker, distributori, studios e archivi di tutto il mondo. Siegel attualmente fa parte del direttivo di Cinema Tropical, un’associazione no-profit dedicata al cinema latinoamericano negli Stati Uniti. È autore di numerose pubblicazioni, saggi, cataloghi e monografie, ed è stato membro di giuria in vari festival internazionali.

Nadia Terranova (Italia), scrittrice, è autrice di numerosi romanzi e libri per ragazzi tra cui: Gli anni al contrario (Einaudi 2015, premio Bagutta Opera Prima e The Bridge Book Award), Addio fantasmi (Einaudi 2018, finalista al premio Strega 2019) e Omero è stato qui (Bompiani 2019, selezionato nella dozzina del Premio Strega Ragazzi). I suoi libri sono stati tradotti in tutto il mondo. Collabora con diversi giornali tra cui la Repubblica, Il Foglio e cura la rubrica “Sirene” su Vanity Fair. 

La Giuria Orizzonti assegnerà – senza possibilità di ex-aequo – i seguenti premi: Premio Orizzonti per il miglior film, Premio Orizzonti per la migliore regia, Premio Speciale della Giuria Orizzonti, Premio Orizzonti per la miglior interpretazione femminile, Premio Orizzonti per la migliore interpretazione maschile, Premio Orizzonti per la miglior sceneggiatura, Premio Orizzonti per il miglior cortometraggio.

Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”

La Giuria internazionale del Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”- Leone del Futuro, è composta da:

Uberto Pasolini – presidente (Italia), regista, sceneggiatore e produttore, ha esordito alla regia con Machan (2008), vincitore di numerosi premi internazionali. Still Life (2013) ha ottenuto il premio per la miglior regia nella sezione Orizzonti, a Venezia nel 2013. Il suo film più recente è Nowhere Special, con James Norton, anch’esso presentato a Venezia nella sezione Orizzonti nel 2020. Pasolini ha fondato nel 1993 la Red Wave Films, casa di produzione cinematografica con la quale ha prodotto nel 1997 il film The Full Monty, straordinario successo di pubblico in tutto il mondo.

Martin Schweighofer (Austria), critico cinematografico, docente e direttore di festival, dal 1992 ha diretto per tre anni il festival cinematografico Diagonale di Salisburgo ed è stato poi direttore esecutivo della AFC Austrian Films. Dal 2013 al 2019 è stato prima vice-presidente e poi presidente della European Film Promotion (EFP). Negli stessi anni ha insegnato all’Università delle arti applicate di Vienna (Film, TV e produzione media) focalizzandosi sul mercato internazionale del cinema e sui festival cinematografici. È membro della European Film Academy e ha partecipato in qualità di giurato a molti festival cinematografici internazionali. 

Amalia Ulman (Argentina), artista e regista, ha presentato installazioni e opere di video arte alla Tate Modern, al New Museum, alla Frieze Art Fair, alla Evelyn Yard e alla Whitechapel Gallery. È stata definita “la prima artista di Instagram” in seguito a Excellences & Perfections (2014), una performance di quattro mesi condivisa sul social network. Il suo lungometraggio di debutto El Planeta, è stato acclamato dalla critica e presentato in anteprima al Sundance nel gennaio 2021.

La Giuria del Premio Venezia Opera Prima assegnerà senza possibilità di ex aequo, tra tutte le opere prime di lungometraggio presenti nelle diverse sezioni competitive della Mostra (Selezione ufficiale e Sezioni Autonome e Parallele), il Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”, e un premio di 100.000 USD, messi a disposizione da Filmauro, che sarà suddiviso in parti uguali tra il regista e il produttore.

Questi i film in Concorso (in ordine alfabetico per regista)

MADRES PARALELAS – FILM DI APERTURA

di PEDRO ALMODÓVAR

con Penélope Cruz, Milena Smit, Israel Elejalde, Aitana Sánchez-Gijón, Julieta Serrano, Rossy De Palma / Spagna / 120’

MONA LISA AND THE BLOOD MOON

di ANA LILY AMIRPOUR

con Jeon Jong-seo, Kate Hudson, Craig Robinson, Evan Whitten, Ed Skrein / USA / 106’ 

UN AUTRE MONDE 

di STÉPHANE BRIZÉ

con Vincent Lindon, Sandrine Kiberlain, Anthony Bajon, Marie Drucker / Francia / 96’

THE POWER OF THE DOG

di JANE CAMPION

con Benedict Cumberbatch, Kirsten Dunst, Jesse Plemons, Kodi Smit-McPhee / Nuova Zelanda, Australia / 136’

AMERICA LATINA

di DAMIANO D’INNOCENZO, FABIO D’INNOCENZO

con Elio Germano, Astrid Casali, Sara Ciocca, Maurizio Lastrico, Carlotta Gamba, Federica Pala, Filippo Dini, Massimo Wertmüller / Italia, Francia / 90’ 

L’ÉVÉNEMENT

di AUDREY DIWAN

con Anamaria Vartolomei, Kacey Mottet-Klein, Luàna Bajrami, Louise Orry Diquero, Louise Chevillotte, Pio Marmaï, Sandrine Bonnaire, Anna Mouglalis, Leonor Oberson, Fabrizio Rongione / Francia / 100’

COMPETENCIA OFICIAL

di GASTÓN DUPRATMARIANO COHN

con Penélope Cruz, Antonio Banderas, Oscar Martínez, José Luis Gómez, Nagore Aranburu, Irene Escolar, Manolo Solo, Pilar Castro, Koldo Olabarri / Spagna, Argentina / 114’

IL BUCO

di MICHELANGELO FRAMMARTINO

con Nicola Lanza, Antonio Lanza, Leonardo Larocca, Claudia Candusso, Mila Costi, Carlos Jose Crespo / Italia, Francia, Germania / 93’

SUNDOWN

di MICHEL FRANCO

con Tim Roth, Charlotte Gainsbourg, Iazua Larios, Henry Goodman, Albertine Kotting McMillan, Samuel Bottomley / Messico, Francia, Svezia / 83’

ILLUSIONS PERDUES

di XAVIER GIANNOLI

con Benjamin Voisin, Cécile de France, Vincent Lacoste, Xavier Dolan, Salomé Dewaels, Jeanne Balibar, Gérard Depardieu, André Marcon, Louis-Do de Lencquesaing / Francia / 144’

THE LOST DAUGHTER

di MAGGIE GYLLENHAAL

con Olivia Colman, Jessie Buckley, Dakota Johnson, Ed Harris, Peter Sarsgaard, Paul Mescal, Dagmara Dominczyk, Alba Rohrwacher / Grecia, USA, UK, Israele / 121’

SPENCER

di PABLO LARRAÍN

con Kristen Stewart, Timothy Spall, Jack Farthing, Sean Harris, Sally Hawkins / Germania, UK / 111’

FREAKS OUT

di GABRIELE MAINETTI 

con Claudio Santamaria, Aurora Giovinazzo, Pietro Castellitto, Giancarlo Martini, Giorgio Tirabassi, Max Mazzotta, Franz Rogowski / Italia, Belgio / 141’

QUI RIDO IO

di MARIO MARTONE

con Toni Servillo, Maria Nazionale, Cristiana Dell’Anna, Antonia Truppo, Eduardo Scarpetta, Roberto De Francesco, Lino Musella, Paolo Pierobon, Gianfelice Imparato, Iaia Forte / Italia, Spagna / 133’ 

ON THE JOB: THE MISSING 8

di ERIK MATTI

con John Arcilla, Dennis Trillo, Dante Rivero / Filippine / 208’

ŻEBY NIE BYŁO ŚLADÓW (LEAVE NO TRACES)

di JAN P. MATUSZYŃSKI

con Tomasz Ziętek, Sandra Korzeniak, Jacek Braciak, Robert Więckiewicz, Sebastian Pawlak, Agnieszka Grochowska, Mateusz Górski / Polonia, Francia, Repubblica Ceca / 160’

KAPITAN VOLKONOGOV BEZHAL (CAPTAIN VOLKONOGOV ESCAPED)

di NATASHA MERKULOVAALEKSEY CHUPOV

con Yuriy Borisov / Russia, Estonia, Francia / 126’

THE CARD COUNTER

di PAUL SCHRADER

con Oscar Isaac, Tiffany Haddish, Tye Sheridan, Willem Dafoe / USA, UK, Cina / 112’

È STATA LA MANO DI DIO

di PAOLO SORRENTINO

con Filippo Scotti, Toni Servillo, Teresa Saponangelo, Marlon Joubert, Luisa Ranieri, Renato Carpentieri, Massimiliano Gallo, Betti Pedrazzi, Biagio Manna, Ciro Capano / Italia / 130’ 

VIDBLYSK (REFLECTION) 

di VALENTYN VASYANOVYCH

con Roman Lutskyi, Nika Myslytska, Nadia Levchenko, Andriy Rymaruk, Igor Shulha / Ucraina / 125’

LA CAJA

di LORENZO VIGAS 

con Hernán Mendoza, Hatzín Navarrete / Messico, USA / 92’ 

Il Leone d’oro andrà all’attrice statunitense Jamie Lee Curtis e al regista, attore e sceneggiatore  Roberto Benigni 

La consegna del Leone d’oro alla carriera Jamie Lee Curtis avrà luogo mercoledì 8 settembre nella Sala Grande del Palazzo del Cinema (Lido di Venezia), prima della proiezione fuori concorso di Halloween Kills, diretto da David Gordon Green e interpretato da Jamie Lee Curtis, presentato da Universal Pictures, Miramax, Blumhouse Productions e Trancas International Films. Halloween Kills sarà nelle sale il 15 ottobre.

“Sono incredibilmente onorata di ricevere questo premio dalla Mostra del Cinema della Biennale di Venezia”, ha dichiarato Jamie Lee Curtis. “Mi sembra impossibile di essere stata così a lungo nel mondo del cinema da ricevere un riconoscimento alla carriera, e che ciò accada oggi, con Halloween Kills, è particolarmente significativo per me. Halloween – e il mio sodalizio con Laurie Strode – ha lanciato e sostenuto la mia carriera, e rappresenta davvero un regalo il fatto che questi film abbiano dato vita a un nuovo franchise, amato dal pubblico di tutto il mondo. Il cinema italiano ha sempre onorato ed esaltato il genere che ha segnato la mia carriera, così non potrei essere più orgogliosa e felice di accettare questo premio dalla Mostra di Venezia, da parte di Laurie e di tutte le coraggiose eroine nel mondo che affrontano a testa alta ostacoli insormontabili e che rifiutano di arrendersi”.

Il Direttore Alberto Barbera ha dichiarato: “Jamie Lee Curtis appartiene a quel rarefatto gruppo di attrici e attori hollywoodiani capaci di offrire la personificazione più convincente di tutte quelle qualità che rappresentano l’anima del grande cinema mondiale. Discendente in linea diretta dall’aristocrazia del cinema americano, poiché figlia di due star indimenticabili come Tony Curtis e Janet Leigh, è la naturale incarnazione della star capace di calarsi in ruoli di attrice versatile e disponibile, con grande carisma e personalità non comune. L’insieme di queste qualità, unito al suo lavoro di scrittrice di libri per l’infanzia e al suo impegno filantropico, hanno cementato nel tempo il suo status di artista internazionale. La sua carriera lunga quattro decenni è iniziata con il folgorante debutto dell’horror Halloween, divenuto un classico, e comprende più di quaranta film, ricordandoci che il vero talento, unito all’intelligenza, all’ironia, alla perseveranza e alla pura grinta, rappresentano i tratti distintivi di questa autentica star. Oltre alla leggendaria saga di Halloween, la carriera di Jamie Lee Curtis ha toccato tutti i generi cinematografici, dalle memorabili e amatissime commedie Knives OutUn pesce di nome Wanda, Una poltrona per due, Quel pazzo venerdì, ai film d’azione True Lies e Blue Steel, fino ai drammi Il sarto di PanamaPapà, ho trovato un amico e Amore per sempre. Il suo lavoro rivela un’artista che sa calibrare tono e stile con impeccabile abilità e grazia”.

Inoltre: a Roberto Benigni il Leone d’oro alla carriera della 78. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (1 settembre – 11 settembre 2021). 

Roberto Benigni, nell’accettare la proposta dichiara: “Il mio cuore è colmo di gioia e gratitudine. È un onore immenso ricevere un così alto riconoscimento verso il mio lavoro dalla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia”.

A proposito di questo riconoscimento, il Direttore Alberto Barbera dichiara: “Sin dai suoi esordi, avvenuti all’insegna di una ventata innovatrice e irrispettosa di regole e tradizioni, Roberto Benigni si è imposto nel panorama dello spettacolo italiano come una figura di riferimento, senza precedenti e senza eguali. Alternando le sue apparizioni su palcoscenici teatrali, set cinematografici e studi televisivi con risultati di volta in  volta sorprendenti, si è imposto in tutti in virtù della sua esuberanza e irruenza, della generosità con cui si concede al pubblico e della gioiosità appassionata che costituisce la cifra forse più originale delle sue creazioni. Con ammirevole eclettismo, senza mai rinunciare a essere se stesso, è passato dal vestire i panni dell’attore comico tra i più straordinari della pur ricca galleria di interpreti italiani, a quelli di regista memorabile in grado di realizzare film di enorme impatto popolare, per trasformarsi da ultimo nel più apprezzato interprete e divulgatore della ‘Divina Commedia’ dantesca. Pochi artisti hanno saputo come lui fondere la sua comicità esplosiva, spesso accompagnata da una satira dissacrante, a mirabili doti d’interprete – al servizio di grandi registi come Federico Fellini, Matteo Garrone e Jim Jarmusch – nonché di avvincente e raffinato esegeta letterario”.

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