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Juve, Higuain: la prima volta che il bomber sfida il Napoli

Grande attesa per il big match di stasera a Torino dove la Juve ospita il Napoli – In gioco c’è la leadership del campionato ma c’è anche una sfida nella sfida: quella di Higuain, il goleador argentino che per la prima volta affronta il Napoli, dove aveva fatto il record dei gol e che poi ha lasciato rocambolescamente quest’estate per approdare allaJuve – Allegri: “Rispettatelo”

Juve, Higuain: la prima volta che il bomber sfida il Napoli

Scontro diretto o scontro scudetto? Il primo confronto stagionale tra Juventus e Napoli (ore 20.45) offre una duplice lettura: più logico, forse, identificarlo come un “semplice” step d’alta classifica, eppure proprio questa ci fa capire quanto possano contare i punti in palio. Il discorso vale soprattutto per gli azzurri, attualmente staccati di 4 lunghezze dai bianconeri: tanti ma non troppi, d’accordo, se però diventassero 7 allora le cose diventerebbero un po’ diverse… “E’ solo l’undicesima giornata, non può essere decisiva per il campionato – ha glissato Massimiliano Allegri. – Gli scontri diretti nel girone d’andata non sono come quelli del ritorno, le cose si definiscono a marzo. Ecco perché dico sempre che ci vuole equilibrio, non dimentichiamoci che un anno fa esatto avevamo perso col Sassuolo ed eravamo 12° in classifica, poi avete visto dove siamo arrivati. Detto questo è una partita importante, da non sbagliare”. Già, perché sia Juve che Napoli ci tengono sempre in modo particolare a battersi a vicenda. Quest’anno poi, alla solita rivalità atavica e all’importanza di classifica, si è aggiunto il caso Higuain a dare pepe alla serata. Da quando il Pipita ha lasciato il Vesuvio per trasferirsi sotto la Mole, il match ha assunto una valenza ancor più importante, anche se il massimo del pathos si raggiungerà probabilmente al San Paolo nel girone di ritorno. L’argentino tra l’altro attraversa un momento poco brillante: il gol manca da ben 4 partite, cifra normale per un giocatore qualsiasi, quasi un record (negativo s’intende) per uno come lui, che ci aveva abituato a ben altri ritmi. “Ha già fatto 7 gol e comunque può capitare di non segnare per qualche gara – il pensiero di Allegri. – In questi giorni l’ho visto sereno, deve essere riconoscente al Napoli per ciò che gli ha dato così come i tifosi azzurri devono esserlo con lui”.

Le cose però non stanno proprio così: da giorni sul web spopola un appello ai giocatori affinché non lo salutino neanche (in realtà i rapporti con i vecchi compagni sono ottimi) e le parole di De Laurentiis (“ha paura di noi”) non hanno certo contribuito a stemperare i toni. Ma Juve-Napoli non sarà solo Higuain: gli spunti tecnici sono tantissimi ed è lecito aspettarsi una sfida aperta, per quanto l’ultimo precedente (1-0 gol di Zaza) non passò certo alla storia per lo spettacolo. “Faccio i complimenti a Sarri per l’ottimo lavoro svolto – ha proseguito Allegri. – La sua è una delle migliori squadre italiane per gioco espresso, sa fare benissimo sia la fase offensiva che quella difensiva”. Il tecnico bianconero proverà a batterla affidandosi al classico 3-5-2, con Buffon in porta, Barzagli, Bonucci e Chiellini in difesa, Lichtsteiner, Khedira, Marchisio (ballottaggio con Hernanes, dipenderà dalle sue condizioni), Pjanic e Alex Sandro a centrocampo, Higuain e Mandzukic in attacco. Sul fronte Napoli solito silenzio della vigilia (ormai le conferenze stampa di Sarri sono solo un lontano ricordo) e tanta voglia di prendersi una rivincita sulla scorsa stagione. Le vittorie con Crotone ed Empoli hanno riportato fiducia e serenità nel gruppo, dunque il tecnico, costretto a fare a meno di Gabbiadini per la seconda e ultima giornata di squalifica, potrà contare sull’undici tipo. Il Napoli in versione Stadium giocherà con il solito 4-3-3 con Reina tra i pali, Hysaj, Maksimovic, Koulibaly e Ghoulam nel reparto arretrato, Allan, Jorginho (favorito su Diawara) e Hamsik in mediana, Callejon, Mertens e Insigne nel tridente offensivo.

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