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Italia, contro l’Azerbaigian Conte rilancia Pirlo e avverte: “Non esistono partite facili”

Il match di Palermo (e anche quello di lunedì contro Malta) ha tutta l’aria di una trappola bella e buona: se lo vinci hai fatto solo il tuo dovere, viceversa rimedi una figuraccia destinata a fare storia – Il ct manda in campo Andrea Pirlo.

Italia, contro l’Azerbaigian Conte rilancia Pirlo e avverte: “Non esistono partite facili”

“Non esistono partite facili”. Se qualcuno poteva pensare che l’Azerbaigian riuscisse a sopire Antonio Conte è rimasto decisamente deluso. Il ct non vuole cali di concentrazione e, tutto sommato, c’è da capirlo. Il match odierno (ma anche quello di lunedì contro Malta) ha tutta l’aria di una trappola bella e buona: se lo vinci hai fatto solo il tuo dovere, viceversa rimedi una figuraccia destinata a fare storia. Il tutto in un momento in cui la testa del pubblico (così come quella degli addetti ai lavori) è solo su campionato e coppe, col rischio di affrontare le qualificazioni europee senza i giusti stimoli. “Abbiamo riacceso la fiammella dell’entusiasmo con le prime due partite – il monito di Conte. – Ora dobbiamo continuare a coltivarla: per noi le prossime gare sono vita, ci servono i punti per qualificarci”. E pazienza se il pass per Euro 2016 è quasi obbligato, tanto più con le nuove regole che allargano a 24 il numero delle partecipanti. Il punto è un altro: Conte vuole tutti sul pezzo a prescindere. Un bel cambio di mentalità che, non a caso, ha entusiasmato pure i giocatori. Su tutti Andrea Pirlo, uno che aveva già dato l’addio alla Nazionale e che invece, questa sera, sarà regolarmente in campo, peraltro contro lo stesso avversario che bagnò il suo esordio azzurro nel lontano 2002. “Con un altro allenatore non sarei qui – ha ammesso il regista bresciano. – Conte era l’unico a cui avrei detto di sì. Abbiamo parlato e c’è un bel progetto che, da qui a due anni, ci farà divertire e vincere”.

Insomma, a parole la carica agonistica è quella giusta, ora però bisognerà aspettare l’esame del campo. A Palermo, in un Barbera pieno d’entusiasmo, non sono ammessi cali di concentrazione. “E’ un pericolo che l’Italia ha sempre corso – il pensiero del ct. – Le vicende del campionato tendono ad oscurare il resto ma i ragazzi sanno che dipenderà solo da noi”. Già, perché in effetti l’Azerbaigian non sembra poter creare troppi grattacapi. “Non ci sono partite semplici – ha tagliato corto Conte. – Sulla carta possono anche esserlo ma il calcio si è evoluto e le nazionali sprovvedute sono sparite”. Sarà per questo che il tecnico non ha voluto sbilanciarsi sulla formazione lasciando un solo grande dubbio: Darmian o Candreva? L’esterno del Torino sembra favorito, quello della Lazio conserva ancora qualche chance. Per il resto, considerando anche i forfait di Osvaldo (stiramento di secondo grado, minimo un mese di stop) e Thiago Motta (tendinopatia) le scelte sono fatte: il 3-5-2 d’ordinanza vedrà Buffon in porta, Ranocchia, Bonucci e Chiellini in difesa, Darmian (o Candreva), Florenzi, Pirlo, Marchisio e Pasqual a centrocampo, Zaza e Immobile in attacco. Poco da dire invece sull’avversario, quell’Azerbaigian reduce dalla sconfitta contro la Bulgaria e 95° nel Ranking Fifa. “Non sarebbe un problema se perdessimo” ha commentato serafico Berti Vogs, ct tedesco “prestato” agli azeri. Ma la sua esperienza internazionale (un titolo europeo da allenatore con la Germania nel 1996, oltre al mondiale e all’europeo vinti da giocatore) è troppo grande per non far pensare alla più classica delle trappole. L’Italia intera confida in Conte per evitarla nel modo più agevole possibile.

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