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Istat, torna a calare l’industria italiana: a febbraio -0,5% su mese e +0,4% su anno

Risultati inferiori alle attese del mercato – Nella media del trimestre dicembre-febbraio l’indice ha registrato un lieve aumento su base annua (+0,1%), mentre nella media dei primi due mesi dell’anno la produzione è aumentata dello 0,8% rispetto allo stesso periodo del 2013.

Istat, torna a calare l’industria italiana: a febbraio -0,5% su mese e +0,4% su anno

Dopo il balzo di gennaio (+1,1%, rivisto dal precedente +1%), torna a calare l’industria italiana. A febbraio l’indice destagionalizzato della produzione calcolato dall’Istat ha registrato un calo dello 0,5% rispetto al mese precedente e un incremento dello 0,4% su base annua. Le previsioni degli economisti indicavano una flessione dello 0,2% su mese e un aumento dello 0,7% su anno.

Nella media del trimestre dicembre-febbraio l’indice ha registrato un lieve aumento su base annua (+0,1%), mentre nella media dei primi due mesi dell’anno la produzione è aumentata dello 0,8% rispetto allo stesso periodo del 2013.

Gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano a febbraio aumenti tendenziali diffusi in gran parte dei principali raggruppamenti di industrie: i beni intermedi e i beni strumentali aumentano entrambi del 2%, i beni di consumo dell’1,8%. Segna invece una flessione marcata il comparto dell’energia (-9%).

I comparti che registrano la maggiore crescita tendenziale sono quelli della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+7,6%), della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+5,3%), della fabbricazione di mezzi di trasporto (+4,9%) e delle Industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (+4,7%). 

Le flessioni più marcate riguardano i settori della fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (-9,4%), della fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (-8,8%), della attività estrattiva (-8,5%) e della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi (-7,9%).

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