Clamoroso a San Siro. L’Inter cade malamente contro l’Empoli, sprofonda a meno 13 dal Napoli e, soprattutto, viene agganciata dalla Roma al quarto posto a quota 37. Alla luce dei risultati, insomma, è meglio pensare a blindare la zona Champions che a fare voli pindarici, al momento immotivati: con l’Atalanta alle spalle e Lazio-Milan ancora da giocare è davvero tutto possibile. Ecco, il posticipo odierno dell’Olimpico diventa ancor più delicato, per entrambe s’intende: i rossoneri potrebbero tornare a vedere la luce, ma anche venire risucchiati nel gruppone Champions, a cui si aggiungerebbe pure la Lazio di Sarri.
Inter – Empoli 0-1, Baldanzi castiga l’Inter in dieci (espulso Skriniar)
In pochi si aspettavano che l’Inter trovasse difficoltà contro l’Empoli, ancor meno che potesse addirittura perdere. Invece è successo e i toscani non hanno rubato nulla, giocando un’ottima partita e sfruttando la serata no dei nerazzurri, acuitasi dopo l’espulsione di Skriniar a fine primo tempo. Lo slovacco, nel giorno in cui il suo agente ha annunciato ufficialmente l’addio (“ci sono zero possibilità di rinnovo”), s’è fatto buttar fuori per doppia ammonizione, lasciando così i compagni in 10 per tutta la ripresa. A prescindere però l’Inter non ha saputo affrontare il match nel modo giusto, gettando al vento l’occasione di superare il Milan (almeno momentaneamente) e restare a distanza di sicurezza da Roma, Atalanta e Lazio. L’Empoli ha annusato il colpaccio e l’ha trovato con Baldanzi, approfittando di un errore di Onana, a completamento della serataccia nerazzurra.
Inzaghi amaro: “Non eravamo in serata, ma l’espulsione mi lascia perplesso”
“Non eravamo nella nostra miglior serata, poi abbiamo trovato un avversario di valore e siamo rimasti in 10 – il commento amaro di Inzaghi -. Abbiamo preso un gol su una ripartenza, purtroppo questa sconfitta ci rallenta. L’espulsione di Skriniar? Al momento sono rimasto perplesso, ma non voglio parlare di arbitro. Skriniar è un professionista esemplare che si allena e gioca sempre nel migliore dei modi. Ora c’è questa situazione che non aiuta lui né lui né noi, la società sta cercando di risolvere questa situazione e quelle con altri giocatori importanti”.
Lazio – Milan (ore 20.45, Dazn)
I riflettori si spostano ora sull’Olimpico, dove andrà in scena un Lazio-Milan dai molteplici risvolti, soprattutto per i rossoneri. La sconfitta in Supercoppa, infatti, ha lasciato strascichi in un ambiente passato, nel giro di qualche settimana, dall’euforia per una stagione che prometteva molto alla preoccupazione per la piega che ha preso. Pioli ha già perso due obiettivi su quattro e anche il terzo, ovvero lo Scudetto, si è allontanato in modo allarmante: ecco perché la partita di stasera diventa fondamentale, sotto tanti punti di vista. Di fronte però ci sarà una Lazio agguerrita, caricata a mille dalla sentenza sulle plusvalenze che ha ridato lustro alle ambizioni Champions. Ora i biancocelesti credono davvero al quarto posto, ma nello stesso tempo hanno anche la pressione di giocarselo contro Roma (soprattutto) e Atalanta: il match odierno, insomma, conta tanto pure per Sarri.
Pioli vuole la svolta: “Le critiche ci stanno, momento da affrontare con umiltà”
“Dobbiamo affrontare e gestire momenti così, sarà un esame da superare con umiltà e unità – ha spiegato Pioli in conferenza stampa -. Le critiche sono normali, ci stanno perché le prestazioni sono state al di sotto delle aspettative, che sono diventate molto alte. Le situazioni da migliorare sono tante, dal punto di vista tecnico e tattico, ma soprattutto mentale. Dobbiamo ricordarci come abbiamo vinto l’anno scorso a Roma, passando attraverso grandissime difficoltà, questo è l’aspetto da mettere a posto per primo. È una gara delicata e vogliamo ottenere un risultato importante, giocando con qualità e attenzione per tutta la gara e vincendola”.
Sarri avvisa i suoi: “Affrontiamo i campioni d’Italia, dopo il derby saranno ancora più arrabbiati”
“Bisognerà non essere superficiali, affrontiamo i campioni d’Italia che hanno individualità di altissimo livello e che negli scontri diretti ci hanno messo sempre in grandissima difficoltà – il pensiero di Sarri -. Il Milan è forte, ha perso il derby e sarà ancora più arrabbiato e motivato. Dovremo cogliere le opportunità che ci offrirà la partita, consapevoli delle difficoltà, ma con la voglia di sfruttare le occasioni. La penalizzazione della Juve? Non dobbiamo pensare a questo, non dobbiamo porci l’attenzione. Ho guardato la partita con l’Atalanta e ho visto due squadre molto forti, la situazione rimane la stessa, penso sia totalmente ininfluente”.
Lazio – Milan, le formazioni: Pioli perde anche Theo Hernandez, Sarri senza Immobile
Chi si aspettava un Milan diverso dopo la delusione di Riad (che segue quelle con Torino e Lecce) rimarrà deluso: il tecnico ha ribadito che non cambierà sistema di gioco, preferendo affidarsi a quei principi che lo hanno portato sul tetto d’Italia. Il problema è che dovrà rinunciare a Theo Hernandez, fermatosi per fastidi muscolari: il francese, per quanto sotto tono, resta uno degli uomini migliori, ragion per cui la sua assenza è sicuramente molto pesante. All’Olimpico vedremo così un 4-2-3-1 con Tatarusanu in porta, Calabria, Kalulu, Tomori e Dest in difesa, Bennacer e Tonali a centrocampo, Saelemaekers, Diaz e Leao alle spalle dell’unica punta Giroud, a caccia di gol per interrompere un digiuno che dura da sei partite (mai così lungo da quando è al Milan).
Assenza importante anche per Sarri: Ciro Immobile, fermatosi domenica scorsa contro il Sassuolo, non ci sarà e visto che il mercato non ha portato in dote nessun rinforzo, il tecnico si affiderà alla soluzione interna, ovvero Felipe Anderson “falso nueve”. Il suo 4-3-3 vedrà così Provedel tra i pali, Lazzari, Casale, Romagnoli e Marusic nel reparto arretrato, Milinkovic-Savic, Cataldi e Luis Alberto in mediana, Pedro, Felipe Anderson e Zaccagni in attacco.