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Il voto regionale non scuote Piazza Affari ma lo spread sale a quota 146

Il voto regionale non scuote Piazza Affari, che danza attorno alla parità ma la paura per il rebus greco agita il mercato obbligazionario e lo spread Btp-Bund sale a qupta 146 pb.

Il voto regionale non scuote Piazza Affari ma lo spread sale a quota 146

L’INDUSTRIA SALE, MA PIAZZA AFFARI RALLENTA. SALE LO SPREAD, AVANZANO CAMPARI E A2A

Rallenta Piazza Affari dopo un avvio positivo: l’indice Ftse Mib scende dello 0,24% a quota 23.440. In rosso anche Francoforte -0,11% e Londra -0,09%. Invariata Madrid, Parigi guadagna lo 0,18%. Lo spread risale a quota 146, ai massimi dal 17 aprile.

I dati positivi in arrivo dall’economia italiana sono stati annullati dal mercato sulla Grecia. Stamane François Hollande ed Angela Merkel hanno avuto un lungo colloquio telefonico con Alexis Tsipras. Staserà si terrà l’incontro franco-tedesco. Alla base dell’incremento il balzo nei nuovi ordini per l’export, che fa salire la lettura dell’indice generale al massimo dall’aprile 2011 e oltre le stime.

Si spegne a Piazza Affari Telecom Italia, invariata dopo un avvio ben più ruspante: sull’onda della promozione a Buy da parte di Jefferies. Positiva Enel +0,32%. Fra le utility la variazione maggiore è di A2A +1,68%, spinta da Goldman Sachs che ha alzato il target price a 1,36 euro (raccomandazione Buy).

In buona evidenza Campari sale del 2,4%. Il titolo recupera dopo la discesa di venerdì scorso (-1,9%), aiutato da Nomura che ha confermato oggi la raccomandazione Buy e il target price di 8,20 euro. Nell’industria StM sale dello 0,3%, Finmeccanica  invariata, Fiat Chrysler +0,6% in attesa dei dati sulle vendite di maggio.

In grande evidenza i titoli cementieri promossi da Hsbc a Buy: Buzzi sale dell’1,5%, Italcementi avanza del 2%. Tra i petroliferi riduce il guadagno Saipem +0,26% dall’iniziale +1,3%, mentre Eni segna un calo dello 0,7%.

In Europa il settore in maggiore rialzo è quello farmaceutico (Stoxx +1,4%): a Milano Recordati guadagna lo 0,9%, Pierrel +3,6%. Infine, la finanza. Debole Unicredit -0,2%, in flessione rispetto all’avvio della seduta%, rallenta Intesa +0,2. Banca Pop.Milano +0,2%. 

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