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Il rinvio del rialzo Fed e il possibile rafforzamento del Qe di Bce danno sprint alle Borse

Il rinvio a dicembre del rialzo dei tassi della Fed e il possibile rafforzamento del Qe di Draghi danno slancio alle Borse: in Europa tutti i listini in forte ascesa – Piazza Affari guadagna il 2,73% sulle ali del boom di Saipem (+10,48%), di Yoox, Tenaris, Banco Popolare e Azimut – Terna recupera gran parte delle perdite dovute alle novità regolatorie.

Il rinvio del rialzo Fed e il possibile rafforzamento del Qe di Bce danno sprint alle Borse

PETROLIFERI, BANCHE E YOOX ESALTANO PIAZZA AFFARI. LE BORSE SCOMMETTONO SUL NUOVO RINVIO DELLA FED

La settimana si è aperta con uno strepitoso rialzo dei mercati azionari europei. Piazza Affari non ha fatto eccezione: l’indice Ftse Mic torna a sfiorare quota 22 mila(quota 21.980) con un balzo del 2,73% in linea con Francoforte. Ancor più straordinario il salto in avanti di Parigi +3,5% e di Madrid +3,8%. Londra, sostenuta dalla ripresa dei titoli minerari, avanza del 2,5%%.

Il colosso minerario Glencore sale a Londra del 19%: è in vista l’uscita dal trading delle materie prime agricole. Lo spread tra BTP e Bund si restringe a 109 punti base, un livello che non si vedeva da maggio, il rendimento del Btp è stabile all’1,65%. Anche i segnali di rallentamento dell’attività economica europea (indice Pmi Markit a 53,6 contro 53,9) vengono letti solo in funzione degli stimoli supplementari che la Banca Centrale Europea potrebbe erogare.

Il greggio tipo Brent sale del 2% a 49,2 dollari al barile. Il comparto dei titoli petroliferi avanza del 4,6%. In terreno positivo anche Wall Street: Wall Street in deciso rialzo con l’S&P500 che guadagna l’1%, il Dow Jones +1% e il NASDAQ l’1%. Da oggi Google in Borsa si chiamerà Alphabet +1,2% e verrà scambiata a Wall Street con il nome della nuova holding che controllerà tutte le società del gruppo.

A Milano Eni +4,2%, Tenaris +5,4%. Esplode la febbre per Saipem +9,6%. In attesa dell’accordo sull’aumento di capitale (3 miliardi) e l’inngresso nel capitale della Cdp. Banca IMI, sulla base di uno sconto del 20% per i nuovi titoli, vede una diluizione dell’utile del 48% ma l’ascesa del p/u da 9 a 16 volte.

Tutte positive le banche, Intesa +2,8%, Unicredit +3%, MontePaschi +3,3%. In evidenza Banco Popolare +5% e Ubi +4,3%: Crédit Suisse, secondo i rumours, sta lavorando ad una fusione tra i due gruppi bancari. Stamattina il Credem +4% ha comunicato di aver ricevuto dalla Banca d’Italia l’autorizzazione all’utilizzo di modelli interni nel calcolo del capitale di sorveglianza. Il titolo sale del 4%.

Nel Lusso vola Yoox +6,8%: da oggi è operativa la fusione con Net-a-Porter. Moncler +2%, Ferragamo +3,7%. Risposta positiva all’accordo sull’editoria libraria. Rcs sale del 5,3% dopo l’annuncio della vendita di RCS Libri a Mondadori +2,4%. Bene Mediaset sù del 4,5%. Telecom Italia +4%.

Avanzano anche i titoli dell’industria: Finmeccanica +3,8%, StM +3%, Fiat Chrysler +4%, Prysmian +2%, CNH +5%. Più deboli le utility, penalizzate dall’intenzione dell’Autorità per l’Energia di rivedere il quadro delle tariffe di distribuzione dell’energia elettrica. Enel +1,1%, A2A +0,3%. Terna perde lo 0,8%.   

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