Condividi

Il boom del Pil americano fa bene al dollaro e alla Borsa: Natale in rally per Milano (+1,4%)

La crescita dell’economia americana al di sopra delle attese rafforza il dollaro e tonifica i mercati finanziari – Nuovo record del Dow Jones – Bene anche i consumi Usa ma non la vendita di case – Piazza Affari in rally (+1,4%) – Exploit di WdF, Buzzi, Autogrill ma anche di Fca – Vendite su Yoox – Positivi i listini europei – Risparmio record

Il boom del Pil americano fa bene al dollaro e alla Borsa: Natale in rally per Milano  (+1,4%)

Corre il Pil Usa che nel terzo trimestre balza del 5%. Si tratta della stima finale che è stata rivista al rialzo dal 3,9% indicato un mese fa e che ha battuto le attese degli analisti (4,3%). Il Dow Jones ha reagito infrangendo la soglia dei 18mila punti per la prima volta nella sua storia mentre il biglietto verde si è rafforzato sulla moneta unica. Il cambio euro dollaro ha chiuso in calo dello 0,43% a 1,2178. Il petrolio Wti sale dell’1,34% a 56 dollari al barile.

L’Europa ringrazia e consolida i rialzi della mattinata accelerando il passo. Il Ftse Mib chiude in rialzo dell’1,46%, Parigi +1,42%, Madrid +0,9%, Francoforte +0,57%, Londra +0,33%, nonostante il dato sul Pil della Gran Bretagna diffuso oggi. La crescita nel terzo trimestre è stata dello 0,7% rispetto al trimestre precedente e del 2,6% rispetto allo stesso trimestre del 2013, dato rivisto rispetto alla stima preliminare, +3 per cento. 

In Europa occhi ancora  sulla Grecia:  anche la seconda tornata per le presidenziali è risultata in una fumata nera. Il candidato governativo Stavros Dimas, 73 anni, membro di Nea Dimokratia del premier Antonis Samaras ed ex commissario europeo, ha ottenuto solo 168 sì sui 200 che gli erano necessari per essere eletto. 
Lo spread Btp-Bund chiude stabile a 134 punti bas. Il Tesoro, rilevano Linee guida sulla gestione del debito pubblico per il 2015, grazie alla discesa dei tassi quest’anno ha potuto finanziarsi con le emissioni dei titoli di Stato ad un costo medio ponderato dell’1,35% “minimo storico assoluto”. Inoltre, nel 2015 il Tesoro si impegna a garantire almeno un’emissione di Btp Italia dedicata agli investitori retail, “individuati secondo lo schema introdotto nelle ultime due emissioni”. 

Il dato sul Pil Usa ha fatto archiviare il miglior trimestre luglio-settembre da 11 anni, e un’accelerazione rispetto al secondo trimestre che pure è stata del 4,6%. Su base annuale la crescita è stata del 2,7%, un decimo in più rispetto a quanto calcolato nel trimestre precedente. 

Diversi però i dati macro Usa arrivati nel pomeriggio. A novembre i redditi dei lavoratori americani sono cresciuti in novembre dello 0,4% e le spese per i consumi personali sono aumentate dello 0,6%. Sempre a novembre è calato il tasso di risparmio, sceso al 4,4% dal 4,6% di ottobre, al livello più basso da un anno. L’indice sull’attività manifatturiera dell’area di Richmond è salito a 7 punti a dicembre da 4 punti a novembre, in linea con le attese degli analisti.Hanno invece deluso le attese le vendite di case nuove di novembre che sono calate dell’1,6%.

A Piazza Affari brilla la galassia Benetton: Wdf miglior titolo tra le blue chip con un rialzo del 4,35% e Autogrill segue a ruota guadagnando il 3,75%. In luce Fca +2,93% e Buzzi Unicem +2,91%.
Ferragamo chiude a +2,77% mentre Yoox si conferma peggiore blue chip chiudendo in calo dello 0,87%. Solo due titoli in rosso sul Ftse Mib. Oltre a Yoox, anche Stm cede lo 0,48%.

Recupera il comparto bancario che chiude positivo. La Bper conferma lo slancio guadagnando  il 2,8%. Unicredit +2,14%, Ubi +1,17%, Banco popolare +2,32%, Intesa +0,65%. Conferma il piccolo rimbalzo Mps che chiude a +1,31%.

Seat ridimensiona il balzo: dopo un rally di oltre il 50% chiude a +22,73%. Ieri aveva realizzato un crollo dell’89%. Il titolo si muove  all’insegna della volatilità dopo che ieri è stata portata a termine la maxi-emissione di nuove azioni (6400 miliardi di titoli) che ha portato a un raggruppamento di 1 azione ogni 100. 

Commenta