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I mercati scommettono sul taglio dei tassi di Draghi ed Apple fa il maggior colpo della sua storia

Apple mette a segno la maggior acquisizione della sua storia: 3 miliardi di dollari per Beats Electonics per recuperare terreno nel settore musicale – Intanto i mercati scommettono sul taglio dei tassi della Bce – Oggi il Tesoro chiude le aste di fine mese e Fitch promuove l’Italia dopo il successo di Renzi – Milano stamani è volatile

I mercati scommettono sul taglio dei tassi di Draghi ed Apple fa il maggior colpo della sua storia

Nelle mani di Draghi. Ad una settimana dal meeting della Bce tutti i istini, non solo in Europa, sono entrati in una fase di attesa, all’insegna della fiducia. Il consensus degli economisti di Bloomberg prevede che la Bce procederà subito al taglio dei tassi e ad imporre interessi negativi sui depositi presso la Bce, seguirà un Ltro legato a credito alle pmi e, in seguito, misure a supporto degli Abs.

Veleggiano sui massimi i listini asiatici, sostenuti dall’attesa di nuovi stimoli monetari in arrivo dall’Europa. Tokyo recuperale perdite iniziali Hong Kong e Singapore segnano nuovi massimi. Segna il passo Wall Street, ma l’indice S&P 500 -0,11% si mantiene sopra quota 1900. Dow Jones – 0,25%, Nasdaq -0,28%. L’attesa dell’intervento sui tassi della Bce ha contagiato anche il mercato Usa: i rendimenti del T bond decennale sono scesi al 2,44% (da 2,52%).

Nel frattempo Apple ha messo a segno la maggiore acquisizione della sua storia: l’acquisto di Beats Electronincs per 3 miliardi di dollari, di cui 2,6 miliardi da pagare subito e 400 milioni in azioni della Mela. L’acquisizione permetterà ad Apple di riguadagnare terreno nel settore musicale, compensando il declino di iTunes: Beats produce infatti alcuni modelli di cuffie molto popolari e ha lanciato un servizio di musica in streaming a pagamento, un mercato dominato da YouTube, Spotify e Pandora. I listini europei hanno chiuso deboli una giornata priva di dati macroeconomici significativi. Parigi, Francoforte e Londra hanno chiuso attorno alla parità. Si è distinta Milano +0,85% grazie all’exploit di alcuni titoli, la ripresa delle banche e il buon esito dell’asta sui Bot a sei mesi.

ASTA BTP

Confortato dal giudizio di Fitch ( “La netta affermazione di Matteo Renzi è un elemento positivo per il merito di credito poichè dovrebbe dare maggiore spinta all’agenda economica fissata dal premier”) il Tesoro si avvia a chiudere in bellezza oggi il test delle aste di fine mese. Ieri lo spread tra Btp-Bund si è ristretto a 164 punti base dai 166 dell’apertura, per un tasso sul titolo decennale domestico al 2,93%.

Bene anche la performance del Tesoro sul mercato primario, dove oggi ha collocato tutti i 6,5 miliardi di euro di Bot a 6 mesi offerti, a fronte di una richiesta pari a 11,021 miliardi. Il rendimento è sceso allo 0,492% dallo 0,594% dell’asta di fine aprile, mentre la domanda è stata di 1,7 volte l’offerta. Vanno al’asta stamane Btp a 5 e 10 anni e CcTeu per 7.5 miliardi.

La previsione è che i rendimenti scenderanno sotto i minimi storici segnati ad aprile e pari, rispettivamente all’1,84 e al 3,22%. Ieri sul mercato secondario i BTp benchmark a 5 e 10 anni guadagnavano tra i 5 e i 6 punti base rispetto alla vigilia e rendevano, rispettivamente, l’1,65 e il 2,94 per cento. Il trend al ribasso ha investito anche i titoli tedeschi: ieri il decennale è sceso al minimo dell’anno a quota 1,285%. I bonos spagnoli rendono il 2,823%.

AUTOGRILL GUIDA IL RALLY DI PIAZZA AFFARI

Diversi i motivi di interesse in Piazza Affari. Su tutti spicca Autogrill che ha chiuso in rialzo del 4% a 7,01 euro, miglior blue chip della giornata. A spigere il titolo sono state le parole del presidente del gruppo, Gilberto Benetton, che ha affermato che il secondo trimestre andrà meglio del primo e che la famiglia Benetton è pronta a scendere sotto il 50,1% in caso di proposte di aggregazioni o fusioni con gruppi sinergici. La società prevede di chiudere il 2014 con ricavi a 3,86 miliardi di euro e un Ebitda intorno a 310 milioni di euro. A favorire il balzo anche l’annuncio della collaborazione con Eataly per la realizzazione di un grande punto di ristoro autostradale . “Sarà un Eataly gestito da noi. Abbiamo preso Eataly in licenza per questa grande location e stiamo lavorando assieme per realizzare questo punto vendita”, ha spiegato Tondato.

GOLDMAN PUNTA SULL’EXPLOIT DI TELECOM

In grande evidenza anche Telecom Italia +3,9% a 0,9055 euro, seconda miglior blue chip della giornata. Il merito dell’exploit è da attribuire al giudizio di Goldman Sachs. La banca d’affari Usa ha deciso di inserire il titolo nella Conviction Buy List, alzando il target price a 1,50 euro da 0,95 euro precedente (+58%). Gli analisti americani si aspettano ricadute positive sul valore del titolo dal processo di consolidamento in corso che potrebbe coinvolgere gli asset in Italia e in Brasile. Secondo la ricerca, la cessione di Tim Brasil potrebbe essere la strada giusta per abbattere il debito e per trovare le risorse da investire nello sviluppo della rete domestica. Il momento giusto per un eventuale deal potrebbe arrivare dopo le elezioni in Brasile (5 ottobre). Prima di allora , con ogni probabilità, uscirà di scena Telco, la scatola che ha riunito Telefonica (destinata a diventare il primo azionista), Generali, Mediobanca ed Intesa.

INTESA AL TOP, DEUTSCHE BANK FLOP

Intesa Sanpaolo ha chiusola giornata con un guadagno dell’1,9% a 2,436 euro. Grazie al guadagno di oggi, la performance da inizio 2014 della banca italiana sale al +35,5% e agguanta il primo posto tra le blue chip dell’indice Eurostoxx 50. Al secondo posto della classifica calcolata da inizio anno troviamo la francese Orange + 34,5%, al terzo c’è Enel con il 32%. Nei primi dieci figura anche Unicredit con un +17,5%. Significativo anche il fondo della classifica: all’ultimo posto della classifica c’è il colosso dell’elettronica di consumo Philips -13%, poco sopra ci sono Deutsche Bank -12% e Inditex -11,5%, la casa di Zara. Oltre alla performance di Intesa, a decretare il buon momento del credito nostrano, spiccano le performances di Ubi +2,7% e Banco Popolare + 2,5. Unicredit è in rialzo dell’1,3%. Prese di beneficio invece su Pop Milano -0,45%.

ENERGIA DEBOLE, IN EVIDENZA GTECH

Scende il prezzo del petrolio, con il Brent scambiato a 109,5 dollari al barile (-0,4%), e scivolano in calo i titoli del settore. Deboli gli energetici con Terna, Snam ed Eni in calo tra lo 0,2% e lo 0,3%. Tiene Saipem che sale dello 0,36% sull’effetto dei nuovi contratti per 750 milioni di dollari annunciati martedì . In evdenza Gtech che sale di oltre il 2% al traino dei risultati sopra le stime della greca Opap . Ancora in calo Yoox in discesa del -2,16%. Fra i titoli minori rimbalzo per Seat che sale del 12,5%. Strappa anche Mediacontech +20,3% dopo la chiusura dell’aumento di capitale.

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